La Regione studia una stretta anti islamica: giro di vite su scuole e centri

La Giunta Maroni discute di terrorismo e pensa a una mappatura di scuole coraniche e centri islamici

Una Moschea

Una Moschea

Milano, 19 luglio 2016 - La Regione pensa a nuovi giri di vite sui centri islamici e le scuole coraniche. In Giunta il governatore Roberto Maroni ha aperto una discussione sul terrorismo e su eventuali misure da attuare "per la tutela dei lombardi" e ha affidato la partita all’assessore regionale al Territorio, Viviana Beccalossi (FdI). L’esponente di Fratelli d’Italia era stata in prima linea anche nella redazione della legge sui luoghi di culto, ribattezzata poi anti moschee. "Lavoreremo - ha detto - per approntare una mappatura delle scuole coraniche e dei centri islamici presenti in Lombardia, visto che ad oggi non ci sono numeri certi e c’è una conoscenza vaga e spezzettata". Insomma la Regione "intende saperne di più". Ad esempio, per quanto riguarda, i centri islamici "ce ne sono alcuni dichiarati, ma altri che effettuano riunioni in appartamenti o scantinati". Una volta terminata la mappatura, poi, si potrebbe pensare di imporre a queste strutture "le regole già messe a punto per i luoghi di culto", come ad esempio "la necessità di prevedere un impianto di videosorveglianza collegato con le forze dell’ordine, un’area riservata al parcheggio corrispondente al 200% della superficie lorda interessata dal luogo di culto e la valutazione ambientale strategica". E magari aggiungere anche "l’obbligatorietà della lingua italiana".

Tutte soluzioni, spiega Beccalossi, "che valuteremo, anche se prima dobbiamo capire qual è la situazione". L’assessore, poi, rivendica il fatto che la legge regionale sui luoghi di culto "è una buona norma ed è stata inutilmente impugnata dal Governo, visto che su 7 punti contestati la Consulta ha accolto solo 2 questioni ma che non vanno a inficiare la legge". E il 5 agosto, aggiunge Beccalossi, "scadono tempi per la presentazione dei piani delle attrezzature da parte dei Comuni (telecamere, parcheggi, vas)". L’esponente della giunta, infine, ricorda il divieto di "ingresso negli edifici regionali e negli ospedali di persone che indossano il burqa".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro