Referendum costituzionale, incontro Boschi-Sala per il sì / FOTO

Il sindaco: "Milano è una città progettuale, potrà trarre beneficio dalla riforma". Boschi: "O le riforme sono di tutti oppure non servono"

Maria Elena Boschi a Milano per il referendum costituzionale

Maria Elena Boschi a Milano per il referendum costituzionale

Milano, 22 luglio 2016 - Incontro a Milano fra il sindaco Giuseppe Sala e il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, il tema è quello della riforma costituzionale il cui referendum è previsto in ottobre. Il sindaco di Milano ha espresso il suo auspicio a favore: "Se c'è una città che può trarre beneficio da una stabilità di governo, quella è Milano. Perché è una città progettuale. Mi auguro che la città si esprimerà in questo senso". Sala lo ha detto a un incontro organizzato dalla fondazione Eyu e dal Circolo della Pallacorda di Milano, intervenendo sul palco col ministro Maria Elena Boschi, che ha presentato le ragioni del "sì" al referendum del prossimo autunno.

BOSCHI - Le riforme costituzionali "o sono di tutti, sono una scelta condivisa come Paese, oppure non servono. Questo è il significato del referendum", ha spiegato dal canto suo il ministro Boschi, intervenendo al circolo del Pd. Le riforme non sono «del governo, del Parlamento, dei partiti ma sono una scelta che riguarda tutti - ha aggiunto - a prescindere dal partito che una persona vota". Il ministro ha poi sottolineato come con il bicameralismo paritario servono mesi "a volte anni per approvare una legge", mentre la riforma prevede che la Camera dovrà decidere in 70/90 giorni. L'obiettivo del governo "non è quello di avere più leggi ma quello di avere la possibilità di approvarle nei tempi che servono - ha continuato -. Altrimenti il Paese perde in competitività e non riesce a dare le risposte nei tempi giusti a cittadini, famiglie, investitori e imprese". Il referendum costituzionale "è un passaggio cruciale - ha concluso - non per questo governo o per questo partito ma per il futuro del Paese".

SALA - "Il referendum non risolve tutti i problemi ma va nella direzione delle decisioni in linea con i tempi in cui viviamo", ha detto Sala. Tre i "cardini" sottolineati dal sindaco, "la semplificazione degli organismi, il Titolo Quinto e la possibilita' di essere piu' rapidi nelle decisioni". Quello di "convincere i milanesi" come chiesto dal ministro Boschi "non e' compito mio", ha detto Sala, "pero' mi sono espresso a favore fin dalla campagna elettorale e certamente votero' si'". In ogni caso "e' un tema di comunicazione perche' a pochi mesi da referendum si sa ancora poco e si equivoca con la riforma elettorale e c'e' molto da fare in termini di comunicazione". Se vincesse il 'no' per Sala "sarebbe certamente un problema. Abbiamo bisogno di stabilità".

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