Ventenne uccisa a Nicolosi, l'ex resta in carcere: convalidato il fermo

Luca Priolo, fermato in Stazione Centrale (VIDEO) giovedì scorso, ha ribadito di aver ucciso l'ex compagna Giordana Di Stefano affermando di «aver perso la testa» e che «non voleva uccidere»

Luca Priolo fermato dai carabinieri in stazione centrale a Milano

Luca Priolo fermato dai carabinieri in stazione centrale a Milano

Milano, 10 ottobre 2015 - Ha confermato di aver accoltellato l'ex convivente ventenne Giordana Di Stefano e per Luca Priolo il gip di Milano Paolo Guidi ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per omicidio commesso a Nicolosi. Il giudice, che ha contestato l'aggravante dovuta al fatto che il delitto è stato commesso mentre era in corso un procedimento per stalking, si è poi dichiarato incompetente per territorio. Gli atti verranno trasmessi a Catania.

Priolo, interrogato questa mattina dal gip per circa mezz'ora, avrebbe ribadito quanto aveva già detto durante la sua confessione. Mogio, scosso, ma calmo per via probabilmente dell'effetto di qualche tranquillante che i medici del carcere di San Vittore gli hanno somministrato, avrebbe risposto ad alcune domande, tra cui quella su quanto è accaduto quando si è trovato da solo in macchina con Giordana. E qui avrebbe ribadito «di aver perso la testa» e che «non voleva uccidere». Inoltre, ha rimarcato che in 5 anni, da quando era cominciata la loro relazione, non ha «mai alzato le mani su di lei» e che si era limitato a mandarle messaggi e a pedinarla.

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