IL LIBRO DE IL GIORNO DI GENNARO MALGIERI Una ragazza di nome Angela. E l’inadeguatezza italiana

Angela Merkel è detestata e temuta, soprattutto in Italia, perché sa rappresentare e tutelare gli interessi del suo Paese come nessun altro leader europeo di Gennaro Malgieri

Il libro de Il Giorno di Gennaro Malgieri

Il libro de Il Giorno di Gennaro Malgieri

Angela Merkel è detestata e temuta, soprattutto in Italia, perché sa rappresentare e tutelare gli interessi del suo Paese come nessun altro leader europeo. Che abbia saputo “maneggiare” le politiche dell’Unione è incontestabile. Ma è pur vero che si è avvalsa di un’economia in progressiva crescita fin dal 1990, l’anno dell’unificazione tedesca, per primeggiare in un Continente dove le dinamiche sociali soffrono di appesantimenti burocratici e partitici che certo non ne agevolano l’uscita dalla crisi. “Siamo noi che non siamo capaci di darci una Merkel italiana. Forse dobbiamo accettare l’idea che di fronte al Quarto Reich, c’è solo da restare ammirati”, scrivono Vittorio Feltri e Gennaro Sangiuliano in questo libro, provocatorio nel titolo, ma denso e costruito con inoppugnabili dati di fatto, smentendo, una volta per tutte, la vulgata secondo la quale la Cancelliera sarebbe nostra nemica. Certo, come dimostrano abbondantemente, si è data da fare perché la leadership italiana mutasse e ciò è inaccettabile soprattutto per chi ha avallato le sue pressanti richieste; non ha trascurato di allungare la sua ombra sulla Bce e condizionarne le scelte; ha fatto tutto ciò che era in suo potere per ottenere ciò che meglio poteva soddisfare le esigenze del suo popolo. Semmai sono stati gli altri a sottrarsi ai loro compiti, a non contrastare efficacemente la crisi, ad assecondare insomma il disegno della Merkel. “La ragazza venuta dall’Est”, come la definiscono i due autori, avrà pure manovrato per acquisire il ruolo a cui aspirava, ma se nei fatti l’Unione ha subito la forza tedesca è più per la debolezza dei suoi membri che per la propria volontà di potenza.

Insomma, al di là delle banalizzazioni che Feltri e Sangiuliano s’incaricano di smantellare, il “Quarto Reich” non deve evocare nessuno spettro: è solo la formula brillante per definire il neo-imperialismo germanico alla cui demonizzazione ci si dedica quasi maniacalmente senza guardare alle deficienze che l’hanno reso possibile. Le nostre miserevoli condizioni politiche hanno di certo, insieme con quelle di altri Paesi reso possibile il primato tedesco. Ma si sarà capaci di promuovere un radicale riequilibrio dei rapporti di forza nell’Unione europea affinché all’ “Europa germanica” succeda una “Germania europea”? È intorno a questo interrogativo che ruota il libro nelle cui pagine scorre il racconto degli ultimi tre anni che hanno segnato anche istituzionalmente la vicenda italiana e su cui occorrerebbe fare luce. Vittorio Feltri - Gennaro Sangiuliano Il Quarto Reich. Come la Germania ha sottomesso l’Europa - Mondadori 

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