L'emergenza profughi torna in Lombardia. In arrivo 500 dalla Libia

Milano, prima tappa l’hub di Bresso. Nel capoluogo restano in 70. L'assessore Majorino: "Abbiamo appreso dell’arrivo a Milano di siriani ed eritrei ma non sappiamo ancora come saranno ripartiti" di Giambattista Anastasio

Emergenza profughi, in arrivo eritrei e siriani

Emergenza profughi, in arrivo eritrei e siriani

Milano, 17 febbraio 2015 - Come da previsioni, l’avanzata delle milizie jihadiste dell’Isis in Libia sta provocando una nuova ondata di sbarchi sulle coste italiane. Sono cinquecento i profughi attesi in Lombardia già nelle prossime ore. Si tratta di migranti già identificati nei centri d’accoglienza siciliani, dove sono approdati dopo aver sfidato il mare su barconi partiti proprio dalla Libia. La maggioranza di loro sarebbe però di nazionalità siriana ed eritrea, tra quelli in arrivo in Lombardia non ci sarebbero, quindi, profughi libici.

Tutti e cinquecento saranno in un primo momento accolti nell’hub di Bresso per essere poi smistati nei capoluoghi lombardi, a seconda delle quote decise dalle Prefetture. Milano ne dovrebbe accogliere 70, l’hinterland milanese altri 150. Il resto lo faranno le altre province. Ma fino a ieri sera i Comuni erano ancora in attesa di notizie certe dai Prefetti: «Abbiamo appreso dell’arrivo di cinquecento profughi – spiegava l’assessore milanese alle Politiche Sociali, Pierfrancesco Majorino –, ma non ci è ancora stato comunicato ufficialmente come saranno ripartiti».  Un’emergenza, l’arrivo di centinaia di migranti in fuga dalla guerra e dalla fame, che va riacutizzandosi proprio quando sembrava sopita. Nell’ultimo mese, infatti, gli arrivi a Milano e Lombardia erano significativamente calati: solo nel capoluogo, nelle ultime quattro settimane, si è passati da 150 a poche decine di arrivi giornalieri. L’emergenza accoglienza è scattata il 18 ottobre del 2013. E da allora si sono inanellati numeri da capogiro: 55.494 i profughi accolti a Milano, tra i quali 39.143 siriani, 13.047 eritrei e 3.304 migranti provenienti dai Paesi del Maghreb.

Ben 12.778 i minorenni. I profughi invece accolti in tutta la Lombardia, sempre dal 18 ottobre del 2013 ad oggi, sono 130mila. Pochi quelli che hanno scelto di restare qui: a Milano, nelle strutture messe a disposizione dal Comune in accordo con gli enti religiosi e le associazioni del terzo settore, si contavano fino a ieri 280 persone. Siriani ed eritrei puntano infatti a raggiungere i Paesi del Nord Europa e considerando l’Italia una tappa di passaggio, una tappa obbligata. Attenzione, però: l’avanzata dell’Isis in Libia e l’alzarsi del livello d’allerta sul terrorismo in tutta l’Unione Europea potrebbe provocare, ora, un irrigidimento delle procedure col risultato di rallentare il passaggio dei profughi dall’Italia ad altri Paesi del continente. Per ora la macchina dell’accoglienza è in grado, in Lombardia, di assorbire i nuovi arrivi, ma non sono esclusi impasse se questi dovessero intensificarsi. giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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