Profughi al campo base Expo, Maroni pronto al ricorso

Il governatore si è detto "assolutamente contrario" al piano deciso da Comune, Prefettura e ministero dell'Interno

I profughi durante il primo approdo nell’ex campo base di Expo poi bloccato a causa delle polemiche politiche

I profughi durante il primo approdo nell’ex campo base di Expo poi bloccato a causa delle polemiche politiche

Milano, 28 luglio 2016 - Continua la polemica sulla decisione di ospitare i richiedenti asilo nell'ex campo base dell'Expo a Rho. Il piano concordato dal sindaco Giuseppe Sala, dal prefetto Alessandro Marangoni e dal capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno Mario Morcone, prevede che nell’area attigua al sito che ha ospitato l’Esposizione Universale del 2015 vengano ospitati 150 richiedenti asilo, oltre ad altrettanti senzatetto e persone in grave difficoltà economica.

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si è detto "assolutamente contrario" al piano e pronto a fare "ricorso", mentre il Consiglio regionale ha approvato una mozione, presentata da Fratelli d'Italia, che chiede di bloccare ulteriori arrivi di migranti sul territorio regionale. "Il campo base - ha detto Maroni a Radio 24 - è del Comune di Rho e l’impegno delle società Expo e Arexpo è di smontarlo e di riconsegnarlo al Comune di Rho. Non si può fare quello che Sala vuole fare e quello che il prefetto dice di voler fare dal 1° settembre. E’ illegale”. Secondo Maroni si "viola un accordo di programma sottoscritto dalle istituzioni": "Io mi attiverò perché venga rispettato quell’accordo di programma in tutte le sedi possibili e immaginabili". Il presidente critica anche la mancata convocazione della Regione all’incontro in prefettura durante il quale è stata presa la decisione: "Non siamo stati né informati né invitati. E’ stata una decisione politica quella di escluderci. Una decisione che non accetto e non capisco".

Nella mozione approvata dal Pirellone, sottolinea Riccardo De Corato (FdI), si invita "l'assessore Bordonali a chiedere un immediato incontro con il Governo e i prefetti della Lombardia perché le criticità potrebbero determinare problemi di ordine pubblico nelle varie province. Nell'incontro Regione chieda che l'ondata migratoria che si è riversata sulla nostra regione venga notevolmente ridotta e chieda se il Governo ha intenzione di attivare una seria politica di rimparti dopo la conclusione del percorso di richiesta d'asilo in caso di diniego".   

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