Emergenza profughi, in arrivo altri 600 posti: in otto mesi costeranno 5 milioni

Bando per nuovi centri d’accoglienza, si parte il primo maggio di Giulia Bonezzi e Nicola Palma

Profughi

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MIlano, 20 febbraio 2015 - Non sono solo i visitatori, stimati in venti milioni di cui 6-8 dall’estero spalmati su sei mesi, a cercare un letto a Milano per l’Expo che comincia tra 70 giorni. Li cerca anche la Prefettura, 600 posti per alloggiare profughi richiedenti asilo durante l’Esposizione universale. E di questa seconda tipologia di stranieri se ne stimano 500 in arrivo solo in questi giorni, in Lombardia. Il bando, pubblicato sul sito internet di corso Monforte, scade a mezzogiorno di venerdì 27; apertura delle buste il 4 marzo, inizio della fornitura servizi d’accoglienza previsto il primo maggio. E' un appalto da 5 milioni 145 mila euro, soldi del Ministero dell’Interno per l’emergenza profughi. E la cifra è di previsione, su una stima di 600 persone da ospitare dalla data d’inizio dell’Expo al 31 dicembre, due mesi dopo la sua fine.

Prezzo base, dal quale le offerte potranno solo scendere, 35 euro pro capite al giorno, per assicurare agli stranieri in attesa d’asilo l’alloggio in strutture da minimo 10 e massimo 150 posti tra Milano e provincia (chi mette più strutture deve garantirle «in località diverse»), e una serie di servizi, inclusi tre pasti al giorno (rispettando «tutti i vincoli costituiti da regole alimentari dettate dalle diverse scelte religiose»), pulizie e lavanderia, biancheria, vestiario, prodotti per l’igiene personale, «pocket money» (2,50 euro al giorno a testa, fino a 7,50 euro massimi per famiglia) in buoni o carte prepagate da usare per i biglietti dei mezzi, ad esempio, le sigarette o le schede telefoniche; i trasporti chiesti dalla Prefettura, quelli verso la Questura e altri uffici da visitare per l’iter della richiesta di asilo; assistenza burocratica, linguistica, sociopsicologica, sanitaria con un operatore in struttura.

Centro polifunzionale di Emergenza

I gestori vincitori del bando registreranno i profughi fornendo a Prefettura e Questura un report quotidiano delle presenze. Lo Stato li pagherà solo se gli stranieri saranno effettivamente accolti, e in base al loro numero; la graduatoria, pur «non vincolante», potrà essere utilizzata «in ogni caso di maggiori necessità segnalate dal Ministero dell’Interno» per affidare altri stranieri, al prezzo contrattato col vincitore. Nella flessibilità prestampata delle formule sta tutta l’incertezza sui numeri dell’approdo di profughi a Milano nei prossimi mesi. Dei 500 arrivi annunciati, 350 sono già arrivati al centro d’emergenza di Bresso, gestito dalla Croce rossa. Ieri si sono presentati lì anche alcuni esponenti della Lega per un sopralluogo a sorpresa: li hanno lasciati fuori e identificati.

giulia.bonezzi@ilgiorno.net nicola.palma@ilgiorno.net

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