Sabato 4 Maggio 2024

Prima della Scala, dodici minuti di applausi per il Fidelio diretto da Barenboim

Per il maestro è la conclusione di nove anni alla direzione musicale del Piermarini: "Toccato da questo calore umano". Una vera standing ovation è stata tributata alla Leonore interpretata da Anja Kampe. Applausi a scena aperta anche per Rocco, interpretato dal sudcoreano Kwangchul Youn. La diretta Twitter de "Il Giorno" con l'hashtag #GiornoPrimaScala FOTO - Parata di politici e vip per 'Fidelio' / Applausi per il Fidelio

Il momento dei saluti al termine della rappresentazione del Fidelio di Beethoven (Ansa)

Il momento dei saluti al termine della rappresentazione del Fidelio di Beethoven (Ansa)

Milano, 7 dicembre 2014 - Prima della Scala a Milano, sono durati dodici minuti circa gli applausi al termine del Fidelio di Beethoven. L'opera diretta dal maestro Daniel Barenboim per la regia di Deborah Warner  ha conquistato il teatro. Unanimi consensi agli interpreti, al maestro e alla regia. Nemmeno un fischio dalla sala gremita: era da tempo che non si ricordava una tale unanimità. Una vera standing ovation è stata tributata alla Leonore interpretata da Anja Kampe. Applausi a scena aperta anche per Rocco, interpretato dal sudcoreano Kwangchul Youn, e per il maestro Daniel Barenboim, che ha introdotto sul palco al termine anche la regista Deborah Warner, la responsabile di scene e costumi Chloe Obolensky e quello delle luci Jean Kalman. Il maestro, alla sua ultima opera come direttore musicale del Piermarini dopo nove anni, è stato salutato con gran calore, insieme a tutta l'orchestra. (FOTO)

Il maestro Barenboim ha detto di aver sentito l'abbraccio del pubblico: "questo calore umano, è una cosa che mi tocca molto, perché è molto più che rispetto, è ammirazione: E' affetto. Sono sbalordito". " E sono io - ha aggiunto - che devo dire grazie al pubblico milanese, italiano e di tutto il mondo, perché queste serate sono trasmesse dappertutto". "È stata fantastica questa prima, sono contenta perchè questo Fidelio è meglio di tutte le altre volte che l'ho messo in scena", ha detto la regista britannica dell'opera Deborah Warner "Grandissima l'orchestra - ha aggiunto - ha dato grandi soddisfazioni". Trionfo personale per Anja Kampe: "Sant'Ambrogio è unico al mondo e stasera mi sento appagata". Prima della Scala, successo per il Fidelio (La Presse)

I COMMENTI - "Sono rimasto entusiasta e piacevolmente sorpreso - ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso - il Fidelio a cui abbiamo assistito è un'opera di un'attualità straordinaria. Sono attuali i temi trattati, temi come quelli della legalità, della cultura, della donna e dell'amore coniugale". Per il numero uno del fondo monetario internazionale Christine Lagarde il Fidelio "è stato magnifico". Positivo anche il giudizio di Roberto Maroni: "Questo è il biglietto da visita giusto per la Lombardia e per l'Italia". Il ministro dei Beni Culturali Franceschini ha posto l'accento sull'allestimento "è coraggioso ma ci sta perfettamente". Secondo Pisapia: "Quest'opera è un inno all'amore e alla giustizia". Soddisfatto anche il presidente di Confindustria Squinzi: "è stato un bello spettacolo". 

LI'NCASSO - Il "Fidelio" ha incassato nella serata inaugurale una somma pari a 2,3 milioni di euro. "Si tratta - riferisce l'Ufficio stampa del Teatro Alla Scala - di una cifra poco inferiore a quella dell'anno scorso (2,4 milioni); ma, tenendo conto che si è passati da un'opera popolare come Traviata di Verdi a Beethoven, la differenza è minima".

L'INNO DI MAMELI - Barenboim ha aperto la serata con l'Inno di Mameli, una scelta non dovuta quando è assente il Capo dello Stato: questa sera nel palco Reale, infatti, non c'era il presidente Giorgio Napolitano. Nel palco reale del Teatro alla Scala, il presidente del Senato Pietro Grasso accompagnato dalla moglie, il ministro della Cultura Dario Franceschini, il sindaco Giuliano Pisapia accompagnato dalla moglie Cinzia Sasso, il presidente della Regione Roberto Maroni con signora, il prefetto Francesco Paolo Tronca, il presidente del Consiglio Regionale Raffaele Cattaneo, il vice presidente della Corte Costituzionale Marta Cartaviva il vice presidente della Provincia Umberto Maerna. 

'Fidelio' al Teatro alla ScalaREAZIONI DOPO IL PRIMO ATTO - Verso le 19.30, si è concluso il primo atto e sono iniziati circa 40 minuti di intervallo. "Lavoro molto grammatico, molto intenso": ha commentato l'architetto Mario Botta, autore del restauro della Scala del 2002. "Anche la scenografia, molto bella, così locata, assume sempre significati diversi. Invece di muoversi resta fissa e fa muovere le persone". Non della stessa opinione l'architetto del quartiere Bicocca Vittorio Gregotti: "Musica stupenda, il maestro bravissimo, la scenografia così così perché buia, maschera il fatto che non debba essere datata". Entusiasta il ballerino Roberto Bolle: "E' un'opera bellissimaBarenboim si conferma un direttore straordinario". Commento estremamente positivo anche da parte della della stella della danza Carla Fracci: "La musica è meravigliosa e Barenboim si conferma un direttore stupendo. Il significato di quest'opera è che l'amore e la speranza vincono sempre. La parola magica in questi tempi deve essere 'speranza'".

Il palco Reale al Teatro alla ScalaPOLITICI E PERSONALITA' - Presenti al teatro tra gli altri il sindaco Giuliano Pisapia, il commissario Expo Giuseppe Sala, il presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli, il presidente del tribunale Livia Pomodoro e il presidente del Senato Pietro Grasso (nella foto a sinistra). Il primo cittadino di Milano spera che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, potrà esserci il prossimo anno: "Tutti sappiamo quello che sta soffrendo il presidente Napolitano, ma è importante che continui nel suo impegno per il nostro Paese. Spero di vederlo ancora il prossimo Sant'Ambrogio qui a Milano - ha concluso - oggi mi ha scritto una bellissima lettera dicendo di essere impossibilitato a venire per motivi di ordine generale e anche personale". 

Da sinistra il presidente del Senato Pietro Grasso il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e PereiraIl ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, arrivando al Piermarini, ha commentato:  "Mi dispiace che le manifestazioni qui fuori rischino di creare un danno all'immagine del Paese. Centinaia di migliaia di persone stanno decidendo se venire a Milano durante l'Expo e anche agli appuntamenti alla Scala in quei mesi. Si rischia di creare un danno di immagine ed anche economico". "La Scala - ha voluto sottolineare il ministro - è una eccellenza. Tutto il mondo guarda quello che avviene qui". 

Christine Madeleine, Managing Director of the International Monetary FundalIn sala anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, l'amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, il presidente di Generali Gabriele Galateri con la moglie Evelina Christillin, il numero uno dell'Abi Antonio Patuelli l'ad di Bpm Giuseppe Castagna, il direttore finanziario di Telecom Piergiorgio Peluso, quello di Edison Bruno Lescoeur , la presidente del Tribunale Livia Pomodoro e  l'ex vicepresidente del Csm, Michele Vietti. Affezionati come Corrado Passera che in passato è stato anche membro del cda, stasera con la moglie Giovanna Salza: "Secondo me Renzi ha sbagliato a non venire alla Scala". "Napolitano è sempre stato vicino alla Scala - ha proseguito Passera - se non è potuto venire è stato per causa di forza maggiore. È importante partecipare alla prima - ha concluso - per far capire che il modello Scala funziona ed è un'eccellenza che deve avere tutto l'appoggio delle istituzioni". Presenti anche Arturo Artom, l'ex premier Mario Monti e la direttrice del fondo monetario internazionale Christine Lagarde (nella foto a destra). 

L'assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli ha assistito invece all'inaugurazione della stagione  insieme ai detenuti del carcere di San Vittore, dove, in diretta tv, è stato trasmesso il "Fidelio": "Assistere alla prima della Scala nella 'piazza' al centro dei sei raggi di San Vittore scatena sentimenti ed emozioni particolari". E ha aggiunto: "Fidelio una donna molto contemporanea nella sua forza. Da lei parte un messaggio di modernità che mette in risalto situazioni molto attuali oggi". "Il suo - ha concluso - è un inno alla libertà e alla fedeltà che, qua a San Vittore, fa ancora più effetto" .

SCALA_1378404_183729VOLTI NOTI IMPRESA, MODA, CULTURA E SPETTACOLO - Si è detta "emozionata non per me ma per Alexander" Daniela Weisser De Sosa  (nella foto a sinistra), giovane e bellissima moglie del nuovo sovrintendente della Scala. Per la serata la signora, che è studentessa di moda, si è disegnata da sola l'abito: a bustino bianco imbroccato con strascico e stola. Questa sera alla Scala per la prima di Fidelio "c'è solo chi ama Milano e vuol dare un contributo alla città": ne è convinta Claudia Bucellati, tra le prime ad arrivare per Fidelio. Per la serata l'erede della famosa maison di gioielleria ha scelto una giacca di pailettes di Dolce e Gabbana e una gonna di Armani, entrambe nere. mentre, la stilista Raffaella Curiel, guardandosi introno nel foyer ha commentato: "È una serata sottotono perché la situazione è quella che è. Diverse signore sfoggiano comunque le sue creazioni: la più ammirata è Laura Morino Teso, con camicia nera ricamata e abito stampato che ritrae il circo di Chagall. Secondo Daniela Javarone, presidente dell'Associazione Amici della Lirica, che per la prima di Fidelio racconta di aver fatto cinque sedute di prova per l'acconciatura e di aver atteso due mesi per i ricami della sua giacca, creata dalla Sartoria Angela, "le signore non ci tengono più a prepararsi per la prima della Scala ed è un peccato, noi milanesi dovremo tenere a questa serata".  La signora si è fatta fare un abito per la serata ispirandosi ai bozzetti lasciati da Beethoven tra cui figura un acquerello con un bosco. Di qui la scelta di un total look verde, "d'altronde - scherza - non si poteva mica fare grigio ferro". Sul grigio ha puntato invece Gabriella Dompè con il suo abito Roberta Cavalli che è anche un omaggio all'interculturalità di Expo: "È difficile venire qua e metterci la faccia, è più facile stare a casa a criticare, ma la Scala è il secondo brand più famoso al mondo ed è ora che l'Italia faccia sistema. Io non verrò più alla Prima quando verranno tutti gli altri, ma nei momenti di difficoltà - ha concluso l'imprenditrice - ci dobbiamo essere".

Sabina Negri (Alive)"Questa serata è importante perché è l'ultima volta di Barenboim, ha esordito Inge Feltrinelli facendo il suo ingresso alla Scala per Fidelio. Per la serata l'editrice ha scelto un soprabito a fiori di Kenzo molto colorato: "È di cento anni fa ma è allegro, io - scherza - odio il nero". Carla Fracci, famosa ballerina vestita come da sua tradizione in bianco con un abito ricamato a mano, gha commentato"Questa è la mia casa ma sono molto emozionata perché è l'ultima prima di Barenboim". La showgirl Valeria Marini, all'ingresso, si è fatta fotografare all'ingresso insieme allo stilista John Richmond: "È una grande emozione essere qui, si tratta di un evento importante che dà lustro a tutta Italia". Girando per il foyer e mostrando le pesanti catene dorate con lucchetto appese al polso, Sabina Negri (nella foto a destra) ha spiegato che voleva anche essere in sintonia con il 'Fideli': "Sono in tema con l'opera, l'amore libera e salva, è un messaggio contro l'oppressione femminile". Presente la top model Eva Riccobono, accompagnata dal compagno Matteo Ceccarini, l'architetto Botta, Marinella Di Capua, Roberto Bolle, Alfonso Signorini, Franco Tatò con la moglie Sonia Raule e il banchiere Fabrizio Pallenzona.

I NUMERI DELLA PRIMA - Ben 22 le troupe televisive accreditate all'evento. 150 le sale cinematografiche appartenenti al circuito Microcinema che hanno trasmetto l'opera in diretta in Italia. (I NUMERI DELLA PRIMA).  La prima è stata anche protagonista su internet: 158.000 follower della Scala su Twitter. Largo anche alla diretta streaming da dietro le quinte sul sito internet teatroallascala.org e sul canale YouTube ufficiale

L'ULTIMA PRIMA DI BARENBOIM -  Oggi per l’ultima volta Daniel Barenboim ha diretto la prima del 7 dicembre, la sua quinta in sei anni. E per il maestro di origini israeliane questo ha i contorni di un vero e proprio addio dato che da fine mese lascerà l’incarico di direttore musicale. Il 23, con l’ultima rappresentazione del Fidelio di Beethoven, è salito sul podio per l’ultima volta. E dopo lo spettacolo previsto un momento di brindisi con i lavoratori del teatro. Con l’orchestra, invece, il maestro in programma una cena il 20 dicembre. Proprio dall’orchestra è nata ufficiosamente l’idea di chiedere al teatro di dargli una carica onorifica che mantenga il legame con la Scala, un po' come ha fatto la Filarmonica che lo ha nominato socio onorario. Questo è uno degli argomenti probabilmente affrontati nell’incontro che il sovrintendente Alexander Pereira avrà il 13 dicembre con i delegati sindacali dell’orchestra, la commissione artistica e le prime parti.

«Il rapporto con Barenboim - ha spiegato il violinista Roberto Nigro - è stato bellissimo e in crescendo: se ne va forse all’apice del gradimento». «Ha affrontato alcuni repertori poco frequentati e conosciuti, come Wagner o Schoenberg, in un modo che ha fatto crescere l’orchestra e anche il pubblico». Nella storia resterà senz’altro questo Fidelio di Beethoven e non solo perché è l’ultimo Sant’Ambrogio di Barenboim ma perché dall’opera sarà ricavato un Dvd, un progetto che ha messo insieme Sony e Deutsche Grammophon. 

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