Milano Pride 2015, dalla Lega frasi choc sul corteo: "Frustrati e aberrazioni della natura"

Parole di fuoco di Bastoni e Romeo: "Deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura" La manifestazione concluderà una settimana di eventi, parteciperà anche Pisapia e avrà come padrino Alessandro Costacurta

Gay pride davanti alla Stazione centrale

Gay pride davanti alla Stazione centrale

Milano, 26 giugno 2015 - Frasi choc sul Gay Pride di Milano da parte di alcuni consiglieri leghisti in Comune e infuoca la polemica alla vigilia dell'evento conclusivo del Milano Pride. In una nota i consiglieri comunali, Luca Lepore e Massimiliano Bastoni, hanno definito la parade "deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura" scatenando la reazione del segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati. "Ci ripugnano le parole dei consiglieri comunali leghisti", ha scritto Bussolati in una nota. "per quanto e' volgare, sembra quasi uno scherzo", ha aggiunto il segretario Pd. E così per affermare l'impegno nella battaglia per i diritti civili "per la prima volta in Italia, il partito democratico di Milano sfilera' alla manifestazione Arcobaleno con un carro tutto suo".

Critiche invece dall'altra parte per la partecipazione alla 'parade' del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Per il centrodestra e' il vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia, Riccardo De Corato, a chiedere che Pisapia sfili senza fascia tricolore. "Puo' ovviamente andare come privato cittadino - sostiene De Corato -, ma non deve andare come sindaco perche' non rappresenta tutta la citta' ma solo una parte. Sono tantissimi i milanesi che non vogliono questa sfilata e che non approvano scelte che sono state fatte come il registro delle unioni civili e la trascrizione dei matrimoni tra omosessuali".

"Domani la nostra citta' sara' per l'ennesima volta un deprimente palcoscenico di qualche migliaio di frustrati, vittime di aberrazioni della natura, lungo il percorso piazza duca d'Aosta, via Vitruvio, via Settembrini, via Pergolesi, corso Buenos Aires, piazza Oberdan", recita la nota diffusa dagli esponenti del Carroccio. "E cosi', parallelamente all'apoteosi del volgare e del vanesio, caratterizzata dalle solite ostentazioni di glutei e seni nudi, sara' incontrovertibilmente esternato il disturbo dissociativo di cui e' affetta la giunta Pisapia che, da un lato, fa crociate contro la pubblicita' sessista e, dall'altro, patrocina manifestazioni degradanti, ripugnanti e lesive della dignita' dell'essere umano - continuano -. I diritti civili si rivendicano con misura e serieta', non con parate indecorose e con atteggiamenti scatologici. La pochade di domani avra' l'effetto di suscitare solamente disgusto o, come gia' ebbe modo di affermare papa Francesco nel settembre del 2013, cristiana commiserazione".

L'evento ha il patrocinio del Comune ma anche del Consiglio regionale (a maggioranza di centrodestra) dopo che un esponente di spicco proprio della Lega, il vice presidente dell'aula, Fabrizio Cecchetti, ha votato con l'opposizione a favore della concessione. Presente Pisapia, 'padrino' l'ex calciatore Alessandro Costacurta, il corteo - che conclude una settimana di eventi - partira' da piazza Duca D'Aosta per concludersi a Porta Venezia con un flash mob dal titolo 'Si, lo voglio'. Vogliamo "portare alla luce la volonta' positiva di un evoluzione - si legge in una nota degli organizzatori -, un matrimonio collettivo, dove tutti sposano tutti virtualmente in un amore incondizionato che sta a rappresentare il riconoscimento dei diritti umani collettivi".

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