Mercoledì 24 Aprile 2024

Firme da rifare e dimissioni: non c’è pace per i presidi

Undici neodirigenti hanno già lasciato l’incarico di Luca Salvi

L'ingresso a scuola (Newpress)

L'ingresso a scuola (Newpress)

Milano, 13 dicembre 2014 - Contratti non registrati e dirigenti che lasciano l’incarico perché non ce la fanno più: per il concorso presidi non c’è ancora pace. Andiamo per ordine. La Corte dei Conti ha rimandato al mittente, l’Ufficio scolastico regionale (Usr), i contratti dei 154 dirigenti entrati in servizio a inizio settembre, dopo la seconda tornata di nomine. Per un vizio di forma, le firme sono tutte da rifare. «A seguito delle osservazioni mosse dalla Corte dei Conti – ha comunicato l’Ufficio VII dell’Usr – sui contratti dei dirigenti scolastici neo-immessi in ruolo» il primo settembre, «relative alla firma» dell’allora direttore scolastico regionale «Francesco de Sanctis nel mese di proroga delle funzioni, i contratti sono stati nuovamente predisposti con la firma dell’attuale dg Delia Campanelli».

Secondo la Corte dei Conti, c’erano rilievi di illegittimità connessi ai tempi di riconferma della proroga di de Sanctis prima del pensionamento a settembre. Sul gruppo Facebook dei neodirigenti è scattato l’allarme, anche se dagli uffici di via Pola assicurano che «è fatta salva la decorrenza giuridica ed economica dei contratti». Da lunedì inizierà la trafila dei 154 neodirigenti convocati all’Usr per firmare di nuovo il contratto. Nel frattempo, aumentano i casi di rinuncia dei vincitori di concorso. Nonostante la fatica fatta per raggiungere il traguardo, in media finora due presidi al mese hanno fatto marcia indietro in alcune scuole di Milano, Lecco, Monza e Como. Salvo qualche eccezione per problemi di salute, il passaggio dalle 18 ore d’insegnamento alle 40 e passa di dirigenza (e burocrazia) ha spaventato i più.

Per 11 dirigenti che se ne vanno, c’è anche una vicepreside che lascia. Dopo quattro anni come seconda collaboratrice e due come vicaria del dirigente nei licei classici Berchet prima e Parini poi, Annamaria Braga torna all’insegnamento. Causa una serie di dissensi con il nuovo preside Giuseppe Soddu, che da settembre ha preso le redini del liceo di via Goito, succedendo a Carlo Pedretti, ora in pensione. Prima conseguenza del cambio al vertice, il Parini è tornato indietro sulla decisione di aprire una sezione di liceo scientifico. Ora si è dimessa la vicepreside. Al suo posto, Paolo Aziani.