Renzi ad Assolombarda: "Milano città dei valori". Maroni chiede Patto per la Lombardia

Il governatore: "Altro che ponte sullo stretto quelli sono soldi buttati, qui devono essere messe le risorse"

Matteo Renzi (Newpress)

MILANO 10/10/2016 - MICO - ASSEMBLEA GENERALE ASSOLOMBARDA - MATTEO RENZI - FOTO CAMANA NEWPRESS PER LUCIDI TOGNOLATTI

MIlano, 10 ottobre 2016 - Il premier Matteo Renzi a Milano per l'assemblea di Assolombarda, dove sono presenti tra gli altri il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, la segretaria Cgil Susanna Camusso, il presidente di Confindustria Boccia e quello di Assolombarda, Gianfelice Rocca. All'esterno del centro congressi, in scena protesta a suon di striscioni dei lavoratori della General Eletric: "General Electric prende soldi pubblici e licenzia", si legge (Leggi l'articolo). 

RENZI: MILANO CITTA' DEI VALORI - "Sono cresciuto con un mito, ho sempre visto in questa città il punto di riferimento avanzato per chi vuole investire sul futuro". Il premier Matteo Renzi apre così il suo intervento all'assemblea di Assolombarda a Milano. "Milano è la città che ha accolto i miei nonni. E' anche la città dei valori, del terzo settore, del sociale" dice Renzi ricordando che "Per tre anni" è stato invitato da Gianfelice Rocca a partecipare all'assemblea ma per problemi di agenda non ci era riuscito. Oggi è qui per fare un "consuntivo e un preventivo" delle azioni del governo. 

"Le cose fatte non hanno risolto tutti i problemi ma hanno cambiato l'agenda dell'Italia". Le cose fatte, ha aggiunto, "aprono la prateria delle cose da fare", come la riduzione dell'Ires (al 24%) e gli interventi "su produttività e competitività". "Non lo dico per aspetti referendari - si affretta a precisare -. Parliamo di noi, guardandoci allo specchio. Siamo divisi tra chi pensa che siamo un gran paese per il passato e tra chi pensa che il nostro orizzonte è  fatto di opportunità, che non vuol dire non parlare dei problemi ma avere uno sguardo carico di speranza sul futuro. Dopo questi due anni e mezzo vengo a dirvi, più del giorno uno, delle nostre potenzialità, a patto che la smettiamo di essere la patria delle divisioni. L'Italia sia la patria della visione"

"Milano ha un solo compito, prendere per mano l'Italia e portarla a vedere che il futuro non è quel luogo così denso di inquietudini, che pure ci sono, ma è la più grande speranza che possiamo avere. Non siamo soltanto un museo - sottolinea il premier - ma il più straordinario laboratorio di innovazione. Milano da questo punto di vista è città guida. E' una città che ci ha insegnato, anche con Expo, ad accettare le sfide e a non scappare, a vivere di speranza e non di rassegnazione, a saper fare le cose, mentre gli altri sono buoni solo a chiacchierare". 

MARONI: PATTO PER LA LOMBARDIA - "Milan l'è un gran Milan ma anche il resto della Lombardia merita" ha detto il governatore Roberto Maroni, partito da questa osservazione per spiegare che insisterà "con la richiesta per il Patto per la Lombardia. Almeno 10 miliardi di euro, mi pare che ci sia da parte del governo qualche interesse, ma ribadirò la richiesta, perché è giusto. Non può essere solo Milano, voglio un investimento del Governo su tutta la Lombardia, simile a quello che ha fatto per Milano, altro che ponte sullo stretto - ha aggiunto - quelli sono soldi buttati, qui devono essere messe le risorse, per migliorare le infrastrutture, la mobilità e rendere la Lombardia ancora più attrattiva per gli investimenti esteri".

SALA: LAVORATO DURAMENTE, STAGIONE POSITIVA - Con il patto per Milano "non si suggella il rapporto tra il Governo e una città amica. Arrivano i primi fondi veri per Milano, 110 milioni per la mobilità, le periferie e il welfare. Entro fine ottobre avremo questi fondi" ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, durante il suo intervento. "Ora la decisione di lanciare questo progetto nasce da una considerazione condivisa con Roma. Milano - ha spiegato - è realisticamente la punta avanzata e lo affermiamo senza alcuna volontà di autocelebrazione, ma come risorsa. Milano ha lavorato duramente e vive oggi una stagione positiva. Non è un risultato piovuto dal cielo, ma bisogna continuare ancora a lavorare duramente". "La fondazione Italia sociale per il terzo settore sarà assegnata a Milano", ha concluso il primo cittadino.

ROCCA: STUPITI DA MILANO - "Milano in questi anni ci ha stupiti - Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, nella sua relazione all'assemblea degli industriali lombardi al Mico - se "temevamo un calo di slancio della nostra città nel dopo Expo anche nel settore turistico" questo "non sta avvenendo". Lo ha detto . "Qui - ha detto Rocca - abbiamo imprese che vantano una produttività di quasi 90mila euro per addetto. Le nostre imprese. Sono proiettate nel mondo. L'export lombardo nel 2015 ha superato i 111 miliardi di euro, 7 in più rispetto al picco del 2008, e creano più lavoro: la disoccupazione lombarda è scesa al 6,9 per cento dal 7,5 per cento del 2013, con una crescita del numero di occupati effettivi al netto della Cig di 170mila persone". Quanto ai brevetti richiesti "sono cresciuti nell'ultimo anno del 13 per cento, e la produzione scientifica nelle scienze della vita in Lombardia, partendo gia' da livelli di eccellenza. E' cresciuta di un ulteriore 7 per cento in soli 2 anni". (I dati sull'export lombardo, leggi l'articolo)

 

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