Referendum autonomia Lombardia, Gori: "Da Maroni fake, concretizzeremo noi dopo regionali"

Il sindaco di Bergamo invita a votare il sì il 22 ottobre

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

Milano, 2 ottobre 2017 - Conto alla rovescia per il 22 ottobre, quando si terrà il referendum per l'autonomia della Lombardia. "Sull'autonomia Maroni è fermo da 5 anni, 5 anni in cui avrebbe potuto aprire un tavolo con il governo e iniziare un percorso costruttivo e ancora più netto di quanto non faremo con il referendum. Perché non lo ha fatto? Per la stessa ragione per cui nel 2008 la Lega affossò la trattativa già avviata tra la Regione Lombardia e il governo Prodi. Interessa la propaganda, non interessano i risultati". Lo scrive su Facebook il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, candidato in pectore del Pd alle prossime elezioni regionali. In un lungo post, al quale allega anche un'intervista a Democratica.com sulla consultazione per l'autonomia, Gori sostiene anche che "il referendum (consultivo, non necessario, costoso) è stato tatticamente collocato a pochi mesi dal voto regionale" ed è "caricato di aspettative del tutto fake (i 27 miliardi di euro, lo statuto speciale)".

"A questo bluff noi sindaci democratici, fortemente convinti dell'utilità di un percorso di maggiore autonomia per la nostra regione, rispondiamo "Vedo!", e invitiamo a votare Sì il 22 ottobre - conclude - saremo noi, dopo le prossime regionali, a concretizzare la trattativa col governo per acquisire maggiori competenze e risorse (ossia a fare ciò che la Lega non ha fatto in tutti questi anni)". In un altro post il sindaco di Bergamo invita inoltre a non confondere quanto successo in Catalogna con il referendum lombardo del 22 ottobre.  

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