Bilancio, via libera dell’Aula. Maroni: "Pronti per il referendum"

Dopo la bagarre chieste le dimissioni del presidente Cattaneo

Le proteste per l'emendamento della giunta Maroni

Le proteste per l'emendamento della giunta Maroni

Milano, 2 agosto 2017 - E alla fine  la manovra di assestamento al Bilancio, «una delle più importanti di questa legislatura», esulta la maggioranza, è stata approvata con 42 voti favorevoli e 27 contrari. Segnata dalle polemiche di una minoranza che l’ha bocciata «nel merito e nel metodo», perchè nel calderone c’è finito di tutto. «Un assestamento fatto a colpi di emendamenti» che non pare fatto per i lombardi ma tagliato «in stile propagandistico», con interventi «spot», che «dà soldi per il golf e non assicura quelli per il diritto allo studio universitario». E che «ha mortificato l’Aula» perchè è mancato il confronto.

Non si placano le polemiche della minoranza (Pd M5s Patto Civico, Sel ) per la gestione dell’Aula - con l’espulsione di Carcano e la presenza della Digos - da parte del presidente Raffaele Cattaneo. I Cinquestelle ne chiedono le dimissioni. Cattaneo sorride, «non diciamo sciocchezze....potevano chiederle prima, siamo arrivati alla fine della legislatura». E il Pd con Enrico Brambilla rincara la dose: «Cattaneo scelga se fare il leader di centrodestra o l’arbitro: se indossa la maglia di una squadra gli chiederemo di dimettersi». L’Aula è rimasta bloccata per cinque ore sul contributo di mezzo milione di euro per gli Open d’Italia di Golf bocciato nonostante le indicazioni di Maroni. E poi riformulato e approvato dall’Aula. E l’atteggiamento di Cattaneo è stato considerato «di parte» e stigmatizzato in una lettera firmata dai capigruppo della minoranza. Il governatore Roberto Maroni incassa le critiche del Pd (Maroni è passato dalle scope alle mazze da golf») e tira dritto: «Bene questa legge che stanzia risorse importanti per il territorio. Dopo il meritato riposo estivo siamo pronti a giocare la grande partita del referendum per l’autonomia della Lombardia». Tocca al suo fedelissimo assessore all’Economia Massimo Garavaglia snocciolare le cifre già note. «Mettiamo 250 milioni di euro quanto a investimenti nel solo 2017.

I filoni principali riguardano i treni e Aler, così da offrire risposte concrete ai cittadini lombardi. Complessivamente abbiamo incrementato dell’ 80% la spesa d’investimento sul 2013 e del 25% rispetto alla previsione 2017, perché solo investendo si creano benessere e nuovi posti di lavoro». Ferrovie Nord ieri ha deliberato l’avvio delle procedure di tre gare per l’acquisto di 161 treni in attuazione della delibera prevista in Assestamento di bilancio. E ancora: tra le novità c’è quella relativa al fondo pensioni sul modello attivo in Trentino Alto Adige. C’è l’impegno a sviluppare «una previdenza complementare territoriale lombarda che sia in grado di assicurare più alti livelli di copertura previdenziale e assistenziale». Per il capogruppo della Lista maroni Stefano Bruno Galli la minoranza «fa solo cabaret» mentre il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo insiste: «L’opposizione ha preferito polemizzare anziché entrare nei contenuti del documento, ma dobbiamo essere consapevoli che abbiamo approvato il bilancio più importante e ricco di investimenti di questa legislatura». 

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