Sala: primarie da ripensare, a settembre il candidato per le Regionali

Il sindaco fa sapere che a suo avviso le primarie per le prossime elezioni regionali, in programma nel 2018, si possono anche non fare

Il sindaco Giuseppe Sala (Foto Omnimilano)

Il sindaco Giuseppe Sala (Foto Omnimilano)

Milano, 1 maggio 2017 - Primarie non chiamano primarie. Non per Giuseppe Sala. Nella domenica della consultazione interna al Pd per la scelta del segretario nazionale del partito, e proprio di fronte al seggio del Cam Garibaldi, il sindaco fa sapere che a suo avviso le primarie per le prossime elezioni regionali, in programma nel 2018, si possono anche non fare. E che lo strumento stesso delle primarie andrebbe ripensato. «Se c’è un candidato forte e più o meno unico nel Pd si può anche pensare di evitarle» scandisce il primo cittadino a proposito della consultazione interna per scegliere chi dovrà contendere la presidenza della Regione a Roberto Maroni a febbraio del 2018. «Però per capire chi ha interesse a partecipare è presto. Il mio invito – prosegue Sala – è a decidere per settembre. Ogni tanto si parla di accelerazioni, ma in condizioni normali di voto a febbraio per settembre ci deve essere un candidato». 

Quindi una prima analisi della sfida per il Palazzo Lombardia, da più di vent’anni in mano al centrodestra. «Non sarà facile in Lombardia, Maroni è certamente favorito e altrettanto certamente il centrosinistra non deve rassegnarsi a una partecipazione di facciata». A chi gli chiede se per lui il miglior candidato sia l’attuale sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, risponde: «Io penso che Gori sia un candidato molto serio e penso lo sia anche Maurizio Martina, poi dipenderà da che scelta farà. Gori lo vedo molto motivato, per Martina bisogna capire se lo stare vicino a Matteo Renzi vuol dire che avrà incarichi operativi nel partito, il che è pensabile. Sono due candidati forti in questo momento in ritardo rispetto a Maroni, stando ai sondaggi. Però non mi rassegno a una partecipazione di facciata, bisogna correre per vincere». 

Quindi di nuovo sulle primarie. «Andrebbero ripensate – scandisce il sindaco –. Le ultime, considerando anche quelle a livello internazionale, non mi sembra dimostrino che la gente abbia tutta questa passione per le primarie, ma guardi invece alle persone e ai programmi: spesso diventano delle lotte fratricide che lasciano scorie. In Francia i due che hanno vinto le primarie sono arrivati uno terzo e uno quinto, e al ballottaggio sono andati altri». Dopo aver votato, il sindaco ha lasciato un post-it sulla bacheca «Regalaci un’idea». «Consiglio per il Pd, valorizziamo la presenza nelle città»: questo il messaggio scritto da Sala. Un post it che potrebbe racchiudere un altro dei motivi del gelo calato tra il primo cittadino e lo stesso Renzi. 

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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