Pisapia, il ritorno alla politica: Campo Progressista parte da Milano

Domani l’evento al Santeria. Con lui l’ulivista doc Franco Monaco

L’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia

L’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia

Milano, 13 febbraio 2017 - L’appuntamento è domani alle 18 al «Santeria Social Club» di viale Toscana. È qui che si consumerà il ritorno alla politica di Giuliano Pisapia. Lo aveva detto fin dall’inizio, l’avvocato della causa arancione. Fin dal 22 marzo 2015, giorno nel quale annunciò che non si sarebbe ricandidato a sindaco, Pisapia aveva detto che il suo impegno politico non si sarebbe interrotto con la fine del mandato a Palazzo Marino. Ora quell’impegno, una volta chiamato «Milano», si chiama «Campo progressista». Quella di domani è la prima uscita di Pisapia in veste di fondatore del nuovo movimento: «Futuro prossimo» è il titolo, evocativo, dell’evento. La presentazione nazionale è in agenda l’11 marzo a Roma. «Non un partito ma un impegno politico collettivo – ha voluto precisare l’ex sindaco al Corriere –. Il protagonista non sono io, sono le associazioni che lavorano sul territorio, le amministrazioni locali, il volontariato laico e cattolico».

Due gli obiettivi. Uno: riunire e riportare al voto chi è nauseato dalla politica e conquistare chi oggi si dà al voto di protesta. Due: stare insieme al Pd ma per spostarlo a sinistra, un progetto nel quale Angelino Alfano non è contemplato. Non a caso, martedì in viale Toscana, al fianco di Pisapia ci sarà anche Franco Monaco, ulivista della primissima ora, un «prodian-ulivista» come egli stesso si è definito, mai contagiato da simpatie dalemiane. Il modello è anche stavolta quello del centrosinistra largo e coeso. Quasi una contraddizione di termini, non fosse per quel «modello Milano» dal quale Pisapia vuole ripartire. «Il percorso – scandisce Mirko Mazzali, pisapiano doc e oggi delegato del sindaco Giuseppe Sala per le periferie – è lo stesso del 2011: dar vita ad una sinistra inclusiva che vuole incidere, sporcarsi le mani anziché stare a guardare. Nessuno fa la stampella di nessuno perché il Pd non è solo Matteo Renzi e perché è evidente che con Alfano non abbiamo nulla da spartire. Si tratta invece di riproporre su base nazionale quanto fatto a Milano».

E, a proposito di Milano, per ora in Consiglio comunale non accadrà nulla. I pisapiani continueranno a comparirvi sotto i vessilli arancioni di «SinistraXMilano», la lista creata per le Comunali a sostegno della candidatura di Sala. «Il tema ora non è far calare dall’alto in Consiglio comunale una nuova realtà politica – spiega Anita Pirovano, capogruppo di SinistraXMilano – ma dare forza ed evidenza ad un percorso e ad un progetto politico ambizioso in continuità con quanto fatto in città negli ultimi anni». E la sinistra-sinistra che fa? «Io ho sempre sostenuto la necessità che ci sia una sola lista a sinistra del Pd e che si debba far di tutto per raggiungere questo obiettivo – ricorda Basilio Rizzo, di “Milano in Comune” –. Ma questa lista deve essere autonoma e alternativa alle politiche del Pd. Non mi sembra sia questo il caso di Campo Progressista. Lo stesso Pisapia ha rivendicato il suo “sì” al referendum costituzionale». giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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