Maroni: quattro progetti per innovare: "Più efficienza, anche nella Sanità"

Da Facebook ad Airbnb, da Ibm a Twitter: il presidente negli Usa

Roberto Maroni (Newpress)

Roberto Maroni (Newpress)

Milano, 10 aprile 2017 - Presidente Roberto Maroni, con il viaggio nella Silicon Valley ha fatto un tuffo nell’innovazione. Quali tecnologie, «buone pratiche» pensa di sviluppare in Lombardia?

«Ho visitato alcune aziende, il quartier generale di Ibm, la sede di Twitter, Airbnb e Facebook e una start up italiana (logo Volare) che sviluppa software per sistemi wi-fi, rendendo possibile una comunicazione diretta. Partiamo da qui. È un sistema che può essere utilizzato negli ospedali, e nella gestione delle liste d’attesa».

E gli altri tre progetti?

«In ordine d’importanza c’è il progetto Watson che Ibm vorrebbe realizzare in Europa. Funziona già negli ospedali americani e dà al medico di base una serie di valutazioni su ogni caso in tempi ultrarapidi facendo, ad esempio, una verifica che in 15 secondi analizza 40 milioni di documenti. Capisce che si possono fare diagnosi più certe, senza far fare esami inutili, di cosidetta medicina difensiva?».

La Lombardia però deve cedere i dati delle cartelle sanitarie.

«Prima una premessa. L’accordo, una sorta di preintesa, è stato siglato da Renzi per creare questo Centro Watson nell’ex area Expo, e parliamo di un investimento di 150 milioni di euro e 100 posti di lavoro che Ibm fa a condizione di avere questi dati sanitari. Sono disponibile all’operazione. Ora però tutto è fermo al Garante della Privacy che deve valutare le condizioni perché si possano dare questi dati nel rispetto delle normative, in modo che non ledano il diritto alla privacy dei cittadini che usufruiscono del servizio sanitario nazionale. Non sono difficoltà insuperabili. Dobbiamo però fare in fretta. Sono preoccupato, mi hanno detto che ci sono altri due Paesi interessati. L’investimento è coerente con Human Tecnopole, Città della Salute e con Ema, l’agenzia del farmaco che ospiteremo al Pirellone».

Lei ha una visione di prospettiva ma su Ema è stato attaccato in casa, anche da Salvini.

«Faccio quello che devo fare come Governatore, al di là delle voci contrarie. Con questi progetti puntiamo a diventare una vera Silicon Valley, polo di attrazione di talenti e ricercatori. Watson Health farebbe di Milano il centro europeo e non solo della ricerca oncologica e medica in generale. Poi c’è Facebook... Stanno creando una pagina da utilizzare in caso di attentati, terremoti, attraverso la quale si può ad esempio comunicare il proprio stato di salute. Vorrei utilizzarlo come strumento della Protezione civile, partire con una sperimentazione. Altra applicazione possibile è la raccolta di adesioni dei volontari che vogliono muoversi e andare a prestare soccorso. Oggi uno dei problemi nelle emergenze è che c’è troppa gente che arriva, da coordinare. Infine il turismo, con Airbnb. Hanno raddoppiato le camere in Lombardia nel 2016. Hanno in corso un’applicazione che si chiama Experience. Nei nostri 1.530 Comuni abbiamo sagre paesane sconosciute ma interessantissime e loro vogliono metterle in questo sito. Voglio che la Lombardia incrementi il numero di turisti, che sia a place to be, luogo dove venire a passare le vacanze. Chiederemo ai Comuni di fornirci comunicazioni sulle piccole iniziative. Abbiamo dieci siti Unesco e quando l’ho ricordato agli interlocutori americani erano sorpresi. Abbiamo un potenziale mercato di ricchi turisti cinesi. Sto studiando, con Alibaba, iniziative di promozione del territorio».

Ema, Watson, Volare, per realizzare tutti questi progetti ci vuole un secondo mandato come governatore...

«(Ride) Ma io farò tutto in sei mesi!».

Allora non si ricandida...

«Sono interessato a proseguire, l’ho detto varie volte, dipende dalle condizioni e lo vedremo dall’8 maggio in avanti».

Ci sono voci per un ingresso di Ncd nella lista Maroni, è vero? E si fa il nome del calciatore Demetrio Albertini...

«Lo escludo. Si tradirebbe lo spirito della lista. Quanto ad Albertini, beh è stato un bravo calciatore del Milan».

Fra i possibili competitor del Pd chi teme di più? Guerini, Gori, Martina?

«Nessuno. I sondaggi mi danno al 58%. Ho imparato, però, a non sottovalutare nulla».

stefania.consenti@ilgiorno.net

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