Sala sprona Gori: "Pochi messaggi ma capaci di sfondare, primo tema le case popolari"

Il sindaco di Milano rilancia la società unica tra MM e Aler

Giorgio Gori (Ansa)

Giorgio Gori (Ansa)

Milano, 21 gennaio 2018 - Scegliere pochi messaggi ma buoni. Scegliere i messaggi che hanno più probabilità di entrare nella testa e nel cuore dei lombardi. Quindi insistervi e provare, così, a interrompere il dominio del centrodestra in Regione. Questo il consiglio che il sindaco Giuseppe Sala consegna a Giorgio Gori, candidato governatore del centrosinistra, dal palco della Santeria Social Club, ieri base di lancio della lista Lombardia Progressista, la lista dei pisapiani.

E tra i messaggi “buoni” non c’è, a detta del sindaco, la sanità. Decisamente meglio puntare sulle case popolari, tema sul quale il primo cittadino ripropone, qualora Gori vincesse, l’idea (che pareva dimenticata) di superare l’attuale dualismo tra Aler ed MM. Per il messaggio sulla selezione dei messaggi, Sala parte da un messaggio discusso di recente: quello sulla «razza bianca» firmato da Attilio Fontana, candidato del centrodestra alla presidenza. «A Gori suggerisco di continuare ad essere quello che è: una persona che esamina le cose, che studia tanto, studia il triplo di quanto studio io – scandisce Sala –. Ma in queste settimane dobbiamo trovare il messaggio giusto, è il momento di essere concreti. Tutti noi dobbiamo aiutarlo a concentrare i messaggi su poche ma fondamentali cose che possono sfondare nella testa e nei cuori dei lombardi. Vorrei pensare che certe uscite di Fontana – sottolinea il sindaco – gli facciano perdere voti ma non ne sono così sicuro. Credo che facciano più indignare noi». Per questo «dobbiamo opporre un pensiero sintetico su poche cose. Bisogna trovare una formula più raffinata in questo ultimo mese e mezzo e lavorare su alcuni principi» esorta Sala, invitando «a privilegiare valori per aiutare chi fa fatica in Lombardia». «Non credo – aggiunge Sala – che il messaggio da privilegiare sia quello della sanità, che pure va migliorata».

Il sindaco ritiene invece che, a proposito di «chi fa fatica», si possa e si debba insistere sul tema delle case popolari, tema sul quale Milano ha lanciato un proprio modello con l’emancipazione da Aler. Un’emancipazione che Sala è pronto a rivedere parzialmente qualora sia il centrosinistra a governare la Regione nei prossimi 5 anni: «Il tema della casa è certamente il primo. Con Gori alla presidenza della Lombardia penserei a mettere insieme il nostro patrimonio di edilizia popolare con quello della Regione». Quando gli si chiede se stia pensado ad una società terza che nasca dalla fusione tra MM e Aler Milano, il primo cittadino risponde: «La formula non ce l’ho ancora, Aler ha sicuramente problemi di equilibrio economico e finanziario ma credo si debba trovare una soluzione oltre i tecnicismi per superare il regime della doppia gestione delle case popolari, che non va bene». Parole e consigli, quelli di Sala, proferiti nel giorno in cui da Silvio Berlusconi a Matteo Renzi, passando per Matteo Salvini e Giorgia Meloni, tutti i big della politica nazionale si sono ritrovati sotto la Madonnina.

 

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