Le prime elezioni di Federico: "Dirò la mia finalmente ma in troppi si asterranno"

Federico Dedori, classe 1999, studia all’Itis Feltrinelli ed è uno dei presidenti dell’associazione "Milano Attiva"

Federico Dedori

Federico Dedori

Milano, 21 gennaio 2018- «Mi sono astenuto all’ultimo Referendum, per scelta. Ma a marzo andrò a votare, sia per la Camera che per la Regione». Federico Dedori, classe 1999, studia all’Itis Feltrinelli ed è uno dei presidenti dell’associazione «Milano Attiva».

Prima volta alle urne.

«Finalmente posso esercitare un diritto che ho dalla nascita, perché c’è chi ha combattuto prima di me per cercare di cambiare le cose. È un diritto e un dovere: posso dire la mia».

Lo pensano anche i suoi compagni di scuola?

«Non credo purtroppo. Partiamo dal problema alla base: c’è una forte disinformazione, le fake new regnano e se uno non arriva alla fonte finisce per crederci. Io penso che la politica non debba entrare nelle scuole, ma che le scuole possano fare molto per far imparare un metodo per capire e confrontare le fonti. Ci devono essere ore dedicate all’attualità e al dibattito anche negli istituti tecnici».

Vi ha scritto anche l’arcivescovo Delpini: informatevi e votate. Cosa ne pensa?

«Giusto. Ed è giusto che l’invito arrivi da chi non è negli schieramenti».

Un tempo il voto era uno dei momenti in cui ci si considerava “grandi”. È ancora così?

«Ora è tutto rimandato. Forse ci si sente grandi dopo l’esame di maturità, quando si sceglie cosa fare. Il poter firmare e votare si percepisce meno».

Dei coetanei che conosce, quanti pensa si asterranno? Lo faranno per protesta?

«Penso il 50%. Ma non è per protesta. Astenersi significa fregarsene altamente: “Tanto salgono sempre gli stessi al governo, tanto prendono i soldi e non fanno nulla”. Il ragazzo medio è portato a pensarla così. “Non serve, impiego diversamente quei 5 minuti”. Oppure si segue quello che dice la famiglia. Per l’altro 50% invece è nostro compito dire la nostra e portare idee».

Come convincere gli indecisi?

«Al Feltrinelli, nelle ore di cogestione, pensiamo di invitare rappresentanti politici dei diversi schieramenti. Con Milano Attiva il 16 febbraio inviteremo tutti i capilista e candidati ai seggi milanesi e della Città Metropolitana a un confronto con gli studenti. Perché i ragazzi, quando si sentono chiamati in causa, si appassionano. Sono svegli».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro