Lega, Consiglio federale post referendum: "Via Nord da simbolo, tutti concordi"

In via Bellerio presenti il segretario federale Matteo Salvini, il governatore lombardo Roberto Maroni e il suo omologo veneto Luca Zaia. C'è anche Umberto Bossi

Luca Zaia, Matteo Salvini e Roberto Maroni al consiglio federale a Milano

Luca Zaia, Matteo Salvini e Roberto Maroni al consiglio federale a Milano

Milano, 27 ottobre 2017 -  È durato circa due ore il Consiglio federale del Carroccio con ordine del giorno sul referendum, terminato verso le 15. Il vertice del partito ha visto la presenza dei due governatori autonomisti, il veneto Luca Zaia e il lombardo Roberto Maroni (che hanno lasciato la riunione con un'ora di anticipo per impegni istituzionali), il fondatore Umberto Bossi e il segretario federale Matteo Salvini.

L'arrivo di Umberto Bossi in via Bellerio (Ansa)
L'arrivo di Umberto Bossi in via Bellerio (Ansa)

"ZAIA-MARONI, CONCORDIA SU COME TRATTARE CON IL GOVERNO" - "Sono contento perchè, tra Zaia e Maroni, c'e' assolutamente concordia su come trattare, con il governo centrale, per portare a casa una buona politica". Lo ha detto il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini. "Questa è una trattativa istituzionale, la Lega fa un passo indietro. Veneti e lombardi hanno dato mandato a Zaia e Maroni, quindi il segretario della Lega non mette becco suipoteri, sui soldi, sulle competenze, sui tempi. A me basta ho abbiano concordato loro come dare conseguenza al voto e passare dalle parole ai fatti", ha asscurato. "Quindi, mi sembra che ci sia assolutamente condivisione di idee da parte di tutti", sottolinea. "La settimana prossima sono in Sicilia, li' l'autonomia ce l'hanno sulla carta ma i politici siciliani non la applicano da anni", ha sostenuto. "La richiesta di autonomia arriva da tante realta' del Sud, penso che quella piu' avanzata sia quella pugliese, anche perche' li' il governatore stesso si era espresso a favore del referendum Lombardia e Veneto", ha aggiunto. "Meno sprechi ci sono, meno burocrazia c'e', meno invasivita' dello Stato Centrale c'e', meglio e' per tutta Italia", ha ribadito. "Sulle trattative, il partito fa un passo indietro, sono scelte di Zaia e di Maroni, siccome muoversi e con chi. Io sono contento perche' oggi l'intero Consiglio della Lega ha salutato, ringraziato e appoggiato le iniziative dei due governatori", ha concluso.

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