Regionali, Attilio Fontana su 'razza bianca': "Termine sbagliato, mai fatto distinzioni"

Il candidato in corsa al Pirellone torna a scusarsi. Riguardo Giorgio Gori e il Movimento 5 Stelle: "Riaffidare governo al centrodestra"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 17 gennaio 2018 - "Credo che la cosa più sbagliata sia lasciare che chiunque possa entrare senza un controllo, senza una programmazione che dica che lavoro faranno, che scuola seguiranno, che servizi sociali potranno assisterli. Così è una follia che ritengo pericolosa per il nostro futuro e il futuro dei nostri figli". Attilio Fontana, candidato presidente della Lombardia per il centrodestra è tornato a parlare di immigrazione ai microfoni di Rtl 102.5. Fontana ha aggiunto che se eletto "pretenderebbe dal governo centrale che si organizzasse e presentasse un progetto dicendo come, dove e quanti immigrati intende far entrare". Poi, riguardo la frase sulla 'razza bianca' ha sottolineato: "Non ho fatto distinzioni, non ho fatto un discorso di prevalenza. Io ho detto che il nostro popolo rischia di essere sommerso, ho usato un termine sbagliato e lo riconosco".

Fontana ha poi svelato la Lombardia che sogna: "Credo che la nostra Regione abbia tante qualità che ha dimostrato in questi anni,  credo che il popolo lombardo sia un insieme di persone che sanno fare e che sanno avere intraprese senza che nessuno le debba consigliare. Credo che la nostra Regione debba mantenere le eccellenze che ha saputo conquistare in questi anni, che debba poter avere un Governo che agevola chi vuole intraprendere e portare avanti i discorsi di sviluppo economico e sviluppo sociale, di collaborazione con il resto del nostro Paese e credo che, soprattutto nei prossimi cinque anni, la nostra Regione debba lottare per ottenere quella autonomia che i cittadini lombardi hanno richiesto in modo vibrante in occasione del referendum dell’ottobre scorso e che il Presidente Maroni sta trattando con Roma. Dovremmo completare questa strada".

Poi, qualche parola sul suo avversario Giorgio Gori: "Credo sia il caso di lasciare ai cittadini la garanzia che comunque quello che di buono è stato fatto fino ad oggi continuerà ad essere in campo, che tutte le politiche che hanno consentito a questa Regione, negli ultimi 20 anni, di diventare quella che è diventata, verranno confermate e portate avanti. è chiaro che  un altro candidato che rappresenta un’altra visione del Paese, un’altra visione della società rischia di mettere qualche stop, rischia di dover imporre dei cambiamenti che sono sempre pericolosi in una struttura che funziona". E sul Movimento 5 Stelle: "Spero che il popolo si renda conto della necessità di riaffidare il Governo al centrodestra, mai come in questo periodo coeso sia come idee, sia come progetti, sia come persone. Sui Cinque Stelle non ho molto da dire, anche perché l’altro giorno un suo collega mi chiedeva cosa ne pensasse del programma dei Cinque Stelle e io mi chiedevo quale programma, visto che sui grandi temi mi sembra di poter dire che ci sia un cambiamento a ogni piè sospinto. Chiaro è che i Cinque Stelle in questo momento stanno cercando soltanto di raccogliere il malcontento, ma complessivamente non credo siano nelle condizioni di governare questo Paese. Sono convinto che il M5S messo alla prova creerebbe non pochi problemi al nostro Paese".

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