Milano, 21 maggio 2012 - Sette candidati al ballottaggio, nessun eletto: si chiude così,  con una sconfitta piena, il secondo turno elettorale che vedeva la Lega Nord alla prova del voto tra Lombardia e Veneto, tradizionali serbatoi di preferenze per il Carroccio. La Lega Nord ha perso 5 ballottaggi lombardi cui partecipava con un candidato sindaco: Tradate (Varese) e Meda (Monza), oltre che Cantu’ (Como), Senago (Milano) e Palazzolo sull’Oglio (Brescia). Il quadro non è migliore nei due Comuni veneti al ballottaggio: a Thiene (Vi) trionfa Giovanni Battista Cesarotto, sostenuto da alcune liste civiche e dal Pd, mentre Maria Rita Busetti della Lega chiude al 40,49%. A San Giovanni Lupatoto (Vr) è testa a testa, ma alla fine Federico Valentini del centrosinistra vince con il 51,15% sul candidato leghista Fabrizio Zerman.

CANTU' - Crollo di votanti a Cantù: alle urne solo il 48% (al primo turno era stato il 61%). Nella città comasca si profila uno storico passaggio di testimone con la vittoria del candidato di centrosinista Bizzozero con il 54%che mette ko lo sfidante, il giovane deputato leghista Molteni.

TRADATE - Vota il 54% degli elettori. Affluenza: crollo di dieci punti percentuali rispetto al primo turno. Qui vince Laura Cavallotti, candidata del centrosinistra che sbaraglia il leghista Crosta fermo al 47 %.

MEDA - Epilogo clamoroso nella corsa per l'elezione a sindaco nel comume di Meda (Monza e Brianza). Secondo i dati disponibili, il candidato del centrosinistra, Gianni Caimi, ha battuto Giorgio Taveggia della Lega Nord, sindaco uscente, per un solo voto, 3867 a 3866. Tradotto in percentuale significa 50,01% a 49,99%. Fino a tre quarti dello spoglio Taveggia era in vantaggio di un centinaio di voti, poi sul filo di lana è avvenuto il sorpasso. Bassissima la percentuale dei votanti, solo il 43,59%.

SENAGO - A Senago maglia nera per chi si è recato alle urne:  il 44,02% degli aventi diritto contro il 58,74%. A vincere è  Lucio Fois (Pd, Sel, Idv, Insieme per Senago) con il 62,13% contro Riccardo Pase al 38,87% (Lega Nord, Alleanza per Senago e Forza Senago).

PALAZZOLO SULL'OGLIO - A Palazzolo sull'Oglio, vota il 62%. E la spunta il candidato del centrosinistra Zanni con 52,4 % dei voti, battendo il candidato del Carroccio Sala, fermo al 47, 5%.

 

ROBERTO MARONI - I risultati delle elezioni amministrative "non sono stati positivi". Roberto Maroni non nasconde la sconfitta. "Abbiamo pagato un prezzo altissimo - dice il triumviro leghista - alle vicende che hanno coinvolto la Lega dal punto di vista mediatico-giudiziario negli ultimi tempi".  L'ex ministro dell'Interno si riferisce in particolare alla "notizia di tre giorni fa degli avvisi di garanzia a Umberto Bossi e suoi figli", notizia che "non ha certo aiutato, anzi ha determinato un ulteriore allontanamento di consenso alla Lega".

Con "questa sconfitta - insiste però il 'segretario in pectore' del Carroccio - voglio dire che si conclude la 'traversata del deserto' e si apre la stagione dei congressi, 1-2-3 giugno in Lombardia e Veneto, 30 giugno e 1 luglio congresso federale". Durante quest'ultimo verra' eletto il nuovo segretario. Maroni sposta quindi l'attenzione sulle elezioni politiche previste nel 2013 quando l'obiettivo sara' "recuperare tutto il consenso" attraverso "il modello di Verona". Poi Maroni ha accennato alla vittoria del candidato grillino e ha sottolineato che "l'impeto è lo stesso della Lega" ma ciò che interessa al partito di via Bellerio è "la questione settentrionale che aspetta ancora tante risposte".  E conclude: "Sono determinato a dare il massimo per riportare la Lega ad essere di nuovo protagonista. La sconfitta ai ballottagi è pesante e dolorosa ma non imprevista: parte la nuova fase, parte il ricambio generazionale, con nuove idee, nuove proposte, rinnovato entusiasmo.  Largo ai giovani, largo a Matteo Salvini e Flavio Tosi. Io sono ottimista".

 

MATTEO SALVINI - “Posso anche capire chi non è andato a votare ma noi siamo più determinati di prima”, garantisce l’eurodeputato della Lega Matteo Salvini.  “Soli contro tutti? Era una scelta. Non possiamo accompagnare il simbolo della Lega con chi sostiene Monti, che mette l’Imu”, dice Salvini confermando la distanza dal Pdl e garantendo che “non mi svendo per due assessori”.  “Gli errori di qualche leghista sono stati imputati a tutta la Lega”, rileva  sottolineando che “sul nostro segretario sono state gettate addosso tonnellate di fango, come quei 10 milioni di euro di presunte tangenti di Finmeccanica di cui ho sentito parlare solo in campagna elettorale”.