Milano, 23 Luglio 2011 - OTTANTA consiglieri, un presidente del Consiglio regionale coadiuvato da due vice e due segretari. Ecco le poltrone del Consiglio regionale. Quanto ci costano? Iniziamo dai «soldati semplici». L’indennità di funzione dei consiglieri regionali ammonta a 3.466,38 euro al mese, al netto delle ritenute fiscali (3.643 euro) e pensionistiche (2.369 euro). All’indennità si aggiunge la diaria: altri 2.602,08 euro mensili a titolo di rimborso spese per la presenza in Consiglio o nelle commissioni. Diciotto le sedute conteggiate nella diaria, in caso di assenza al consigliere vengono trattenute 144,56 euro a seduta. Ancora, gli 80 consiglieri regionali hanno diritto ad un rimborso forfettario per le spese di trasporto dal luogo di residenza a Milano, sede del Consiglio.

L’ENTITÀ DEL rimborso è calcolata in base ai chilometri, la distanza massima è fissata in 240 chilometri, corrispondente alla distanza tra Milano e il Comune a Milano più lontano. Tradotto in soldoni, il rimborso oscilla da un minimo di 238 ad un massimo di 1.905 euro al mese. Non bastasse, i consiglieri regionali hanno l’abbonamento gratuito ai treni di LeNord. La legge regionale del luglio ’96 prevede poi rimborsi «per le missioni nel territorio regionale». Anche questo rimborso è mensile e ammonta a 3.525,12 euro, che vengono pagati anche se i consiglieri se ne stanno a casa. Infine il rimborso spese «per le missioni in Italia o presso l’Unione Europea»: unico caso, questo, in cui il risarcimento scatta dietro presentazione di documenti di spesa. E non può superare, per ogni anno, l’equivalente di 11 viaggi aerei andata e ritorno Milano-Roma con la compagnia di bandiera, esattamente 2.332 euro.

Di indennità in indennità, ognuno degli 80 consiglieri regionali lombardi percepisce quindi 9.500 euro al mese. Se il consigliere è anche capogruppo di partito o presidente di commissione ha diritto a circa 500 euro mensili in più rispetto ad un consigliere semplice. Sfogliando l’ultimo rendiconto consuntivo del Consiglio regionale lombardo, approvato a giugno, si scopre che l’unica voce in rialzo del capitolo sulla spesa corrente del 2010 è proprio quella relativa ai compensi dei consiglieri e dei gruppi consiliari: nel 2006 gli 80 consiglieri semplici della Regione ci costavano 37 milioni di euro, nel 2010 ci sono costati - tabella alla mano - 49.754.879 euro. Il 26 per cento in più in cinque anni, ben oltre la crescita delle retribuzioni medie dei lavoratori, salite al massimo del 10%.

SALENDO I GRADINI di Palazzo Lombardia, ecco il presidente del Consiglio regionale. Seconda carica istituzionale della Regione, il presidente dell’aula guadagna quanto il presidente della Giunta: 11.200 euro netti al mese. Tanto quanto un parlamentare. La legge infatti è chiara: i presidenti di Consiglio regionale devono percepire quanto un parlamentare, i vicepresidenti del Consiglio l’85% della retribuzione dei parlamentari. Una paga che contempla tutte le indennità previste per i consiglieri regionali, quelle prima elencate. I due vicepresidenti del Consiglio percepiscono 10.500 euro al mese, i due segretari del Consiglio intorno ai 9 mila euro al mese. A differenza dei consiglieri regionali, i cinque membri dell’Ufficio di presidenza del Consiglio possono contare sul cellulare di servizio e sulle auto blu. A chi vi rinuncia (il presidente leghista Davide Boni (nella foto), il vice Filippo Penati, ora autosospeso, e Franco Nicoli Cristiani) è corrisposto un rimborso di 30 mila euro all’anno. Le auto blu in uso alla Regione sono quindi 14, di cui 2 per l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale.


C’è un ultimo, tutt’altro che secondario, capitolo di spesa: l’indennità di fine mandato e l’assegno vitalizio. I consiglieri regionali, una volta concluso il mandato, hanno diritto ad una liquidazione pari alla somma delle 12 mensilità percepite durante l’ultima legislatura. In caso di più legislature, la liquidazione si somma. Ancora, i consiglieri hanno diritto, al compimento del 60esimo anno di età, ad un vitalizio mensile che oscilla dal 20 al 50 per cento della loro retribuzione.