Milano, 16 maggio 2011 - Amministrative 2011, per la scelta del nuovo sindaco di Milano la battaglia è tra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia. I dati delle prime proiezioni si spostano dalla parità al vantaggio per il candidato di centrosinistra.

 

ROBERTO FORMIGONI - "Non vedo particolari errori da contestare a Letizia Moratti, ma secondo me l’amministrazione comunale di Milano, nel suo complesso, non è riuscita a comunicare bene le cose positive che ha fatto. C’è stato certamente un errore di comunicazione", è quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia, commentando le prime proiezioni relative alle elezioni per il sindaco di Milano, che vedono in testa Giuliano Pisapia sul sindaco uscente Letizia Moratti. Secondo il governatore della Lombardia, "l’Expo è il tipico caso nel quale la vittoria raggiunta è stata straordinaria". Formigoni ha proseguito: "E' chiaro che, qualunque siano le condizioni da cui partiremo per il ballottaggio, puntiamo a vincerlo e a vincerlo con forza". E' fiducioso del fatto che"’a bocce ferme, stasera, la distanza tra Moratti e Pisapia sarà pochissima e che vinceremo il ballottaggio". Per il governatore della Regione, inoltre, si puo’ parlare di una "tenuta forte del centrodestra" non solo a Milano.

ROBERTO CASTELLI - "E' solo finito il primo tempo. Io sono milanista e purtroppo ricordo ancora la partita di Istanbul, dove il Milan, dopo il primo tempo, vinceva tre a zero sul Liverpool e poi sappiamo tutti come è andata a finire...'', queste le parole del sottosegretario alle Infrastrutture. Per Castelli l'esito del voto è "anomalo" perchè tale è "pensare che il capoluogo lombardo sia in mano a estremisti di sinistra". "Su questo i milanesi potranno fare una valutazione", ha affermato il viceministro alle Infrastrutture, riferendosi al ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia, e il sindaco uscente, Letizia Moratti.  L'esponente leghista ha riconosciuto che il "voto di Milano sicuramente non è positivo per la coalizione" tra Pdl-Lega. Castelli, ha però premesso che si tratta di una "prima valutazione" e che su tutti i risultati delle amministrative occore "aspettare i dati definitivi, perchè alcune realtà importanti sono ancora sul filo di lana".

DANIELA SANTANCHE' - Il sottosegretario ha minimizzato la portata dei primi risultati della corsa a sindaco a Milano che vedono Pisapia in vantaggio su Moratti: "Eccezionale sarebbe stato vincere al primo turno a Milano. Mentre è normale andare al ballottaggio". Detto questo, secondo Santanchè, “con tutte le precauzioni del caso, data la fotografia in questo momento, il Pd non dovrebbe esultare perchè a Torino vince sì Fassino ma con 13 punti in meno rispetto alle precedenti elezioni, quindi il Pd arretra. A Milano, Pisapia non è del Pd, il candidato era Boeri".

IGNAZIO LA RUSSA - Il coordinatore del Pdl è ottimista: "Il ballottaggio a Milano è la normalità. Per vincere al primo turno bisognerebbe prendere il 4% in più rispetto a cinque anni fa e con le nuove alleanze non è possibile. Se alla fine Moratti perdesse, ci sarebbero dei seri contraccolpi per il governo. Qui parliamo di exit poll. E pure se fosse vero, che arriviamo al ballottaggio, questo è un risultato assolutamente normale".

GIANNI ALEMANNO - Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha spiegato: "Secondo me l'exploit di Pisapia farà molto riflettere al ballottaggio, non è affatto detto che il voto del secondo turno sara simile a quello di oggi. Molti milanesi - ha sottolineato il sindaco - rifletteranno passando dall'astensionismo o da un voto di protesta ad uno più ponderato. Penso - ha concluso Alemanno - che la Moratti abbia molte chance di recuperare".

ROBERTO CALDEROLI - "Sono convinto che la partita non sia ancora chiusa: stare a pensare gli errori rischia di far perdere al ballottaggio", è stato il commento del ministro per la Semplificazione normativa. "Credo che occorra invece impegnarsi per vincere - ha aggiunto - così gli errori si dimenticano. Mai piangere sul latte versato -perchè siamo al ballottaggio, non siamo sconfitti".

OSVALDO NAPOLI - Il vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera ha commentato: "La Moratti dal punto di vista amministrativo è stata bravissima, ha stravinto rispetto a Pisapia. Di fare la polemica finale sul passato del suo avversario, non ne aveva bisogno, ma ritengo che la polemica non sia stata determinante per l’esito del voto”. Detto questo, per Napoli “se al ballottaggio torniamo a parlare dei problemi della città, vinciamo sicuraramente perchè lei su questo è bravissima”.

GIULIANO PISAPIA - Il candidato sindaco, arrivato al Teatro Elfo Puccini, dove si trova riunito il suo comitato, è stato accolto da una vera e propria ovazione dei propri sostenitori e ha detto: "Ci vuole una piccola corsa e sarà certezza. Milano merita gente come voi. Sarà una Milano del futuro e sarà d’esempio per tutta italia”. Poi, ha avuto una “calorosa” telefonata con Piero Fassino.

PIER LUIGI BERSANI - Il segretario del Pd ha rivendicato oggi di avere da tempo puntato sulla vittoria di Giuliano Pisapia a Milano. "Quando 2-3 mesi fa dissi ‘a Milano si vince facile’ fui sbeffeggiato". Tuttavia, ha aggiunto, “la cosa successa oggi è andata di là delle aspettative. Ora combatteremo, mostreremo il volto civile della nostra battaglia. Il Pd è a disposizione di una riscossa civica".

NICOLA LATORRE - Il vicepresidente dei senatori Pd ha commentato: "Considerata la scelta di Berlusconi di caricare l’elezione del sindaco di Milano di un significato politico nazionale, se si va al ballottaggio si capisce chi ha perso, mentre chi ha vinto si vedrà al secondo turno".

ROSA RUSSO IERVOLINO - Il sindaco di Napoli ha commentato: "Politicamente straordinario e positivo. Se le intenzioni saranno confermate e Pisapia porterà per la prima volta la Moratti al ballottaggio saremo davanti a un dato straordinario, un dato che il Governo Berlusconi pagherà".

ITALO BOCCHINO - Il vicepresidente di Fli ha commentato: "Mi riferisco solo al caso di Milano. Berlusconi ha costruito il boomerang di oggi. Il fatto che la Moratti vada al ballottaggio e’ in controtendenza, non era mai successo. C’è una crisi del berlusconismo, perchè chi se ne è andato, da Fini a Casini, pesa molto".

BENEDETTO DELLA VEDOVA - Il capoghruppo Fli alla Camera ha commentato: "Se mai i dati dovessero essere confermati, sarebbe, tra virgolette, una rivoluzione politica del quadro italiano, anche perchè Berlusconi ci ha messo il carico da 90, si è candidato...". Quanto all’indicazione del Terzo polo per i ballottaggi Della Vedova dice: "E’ una questione nuova che dobbiamo affrontare".

MANFREDI PALMERI - Il candidato sindaco del Nuovo Polo si è dichiarato “molto soddisfatto” del risultato finora ottenuto alle elezioni, ma non si sbilancia sulla posizione della sua coalizione in caso di ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra. "Guardiamo alla città e non ai candidati", ha detto Palmeri al suo arrivo a Palazzo Marino dopo aver visto i risultati. "Voglio stare unito per la città, non voglio fare l’ago della bilancia, ma la bilancia della città - ha spiegato -. Sbaglia chi pensava che tutto questo fosse finalizzato a parlare con l’uno o con l’altra". Palmeri considera il risultato, ancora parziale, "una straordinara vittoria, perchè è un punto di partenza. Per noi il lavoro non si ferma, i dati ci confortano - ha aggiunto - con più tempo e più risorse si poteva crescere ancora di più". "Da oggi parte da Milano una fase costituente e ricostituente", ha concluso.

 

L'ATTESA DEL PDL - Vertice del Pdl a casa Moratti prima dell’esito del voto. Il candidato sindaco di Milano ha riunito oggi nella sua residenza lo stato maggiore del partito per fare il punto della situazione sugli exit poll e la linea politica da tenere. Al summit, durato circa un’ora, hanno partecipato il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il sottosegretario Paolo Bonaiuti, Luigi Casero, il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi, Paola Frassinetti e Maurizio Bernardo. Era presente anche la sondaggista Alessandra Ghisleri. Terminata la riunione, sono rimasti dalla Moratti i parlamentari del Pdl, Casero, Lupi e Bernardo. Il sindaco si tratterrà in casa fino a serata inoltrata, in attesa di risultati consolidati. Il sottosegretario Laura Ravetto si è invece spostata al Centro congressi di via Romagnosi, dove ha sede il comitato elettorale del sindaco uscente. Altri esponenti del partito seguiranno invece lo spoglio da viale Monza, sede del Pdl lombardo, dove a tenere i rapporti coi media ci sara’ tra gli altri il coordinatore regionale Mario Mantovani.

L'ATTESA DEL PD - Il comitato "Pisapia x Milano" attende invece i risultati al Teatro Elfo Puccini in corso Buenos Aires. Le telecamere sono già puntate sul palco dove per il momento il tavolo dei relatori è vuoto, in attesa delle dichiarazioni del candidato sindaco del centrosinistra "non prima delle 19". Quando le proiezioni hanno dato in testa Pisapia, è scoppiato un applauso nell’atrio del teatro. Forza Giuliano", "va bene così la forbice": grande ottimismo, “E ha anche meno voti della coalizione”, i commenti tra i simpatizzanti del centrosinistra già assiepati al teatro.

L'ATTESA DELLA LEGA NORD - Il segretario Umberto Bossi e i principali dirigenti della Lega Nord stanno seguendo lo spoglio delle elezioni amministrative nella sede federale di via Bellerio a Milano. Ad attenderne l’esito, oltre al ministro delle Riforme, ci sono fra gli altri il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, i presidenti dei gruppi parlamentari, Marco Reguzzoni e Federico Bricolo, il presidente del Piemonte Roberto Cota e il segretario lombardo Giancarlo Giorgetti. Nessuno di loro si e’ ancora visto dalle parti della sala stampa, particolarmente affollata.