Milano, 14 maggio 2011 - E' partito il conto alla rovescia per le votazioni delle elezioni comunali di Milano, che si terranno domenica 15 e lunedì 16 maggio. Ecco una guida sintetica ai programmi elettorali dei nove candidati sindaco per Milano.
Letizia Moratti, candidata del Partito delle libertà, punta a una "Milano sempre più bella da vivere". Il primo ed il più importante impegno è quello di non aumentare tasse o tariffe. Poi, parla di sicurezza, proponendo un potenziamento degli agenti della polizia urbana, della videosorveglianza e la chiusura dei campi nomadi abusivi. Il sindaco vorrebbe anche una Milano più amica della famiglia, più attenta a chi ha bisogno e più vicina agli anziani. Grandi progetti per quanto riguarda il piano clima contro l'inquinamento: nuove metrò parcheggi, potenziamento Bike-Mi e car-sharing. Da non dimenticare l'Expo, che, secondo il sindaco , sarà una grande opportunità per il futuro e presente della città. Ma la metropoli milanese spera anche diventare capitale della cultura. La candidata del Pdl punta molto sui giovani; vuole dare loro la possibilità di farsi conoscere e testare le loro capacità, aiutandoli con agevolazioni, proposte e attività. Un punto curioso del programma elettorale della Moratti è quello che riguarda gli amici quattro zampe. Quindi, non solo attenzione rivolta ai cittadini milanesi, ma anche ai cani e gatti: dalla campagna contro l'abbandono a nuovi canili, fino alla promozione della pet therapy e la costruzione di un cimitero.
Poichè secondo Giuliano Pisapia, candidato del Partito Democratico, "il vento cambia davvero", parte subito con l'idea di modificare quello che è stato fatto negli ultimi anni. In primo luogo vorrebbe cancellare le ordinanze restrittive sulla sicurezza che hanno "spento i luoghi di aggregazione di cui Milano ha molto bisogno". Non solo per i giovani, a quali dare più importanza, più certezze e un futuro migliore, ma anche per gli adulti. Un altro punto centrale del suo programma riguarda l'ambiente e lo smog; Pisapia propone un'estensione della zona pedonale centrale e dell’area Ecopass e il raddoppio del servizio di bike sharing. Inoltre, il candidato del centrosinistra pensa alla tanto discussa costruzione di una moschea in città, soprattutto in vista dell'Expo, durante la quale molti visitatori stranieri potrebbero avere la necessità di un loro luogo di culto. E sempre in tema dell'Esposizione mondiale del 2015, Pisapia vorrebbe chiudere la polemica sull’acquisto dei terreni sfruttando meglio quelli pubblici sotto-utilizzati.
Manfredi Palmeri, candidato per il Terzo polo vuole ripartire dalle periferie, troppo marginalizzate; vuole una città aperta e ordinata. Un punto importante è la casa, con la razionalizzazione del patrimonio immobiliare e l'erogazione dei buoni affitti; la famiglia deve essere seguita, con facilitazioni per asili aziendali e condominiali. Sono necessari anche interventi sul verde e sul decoro. Palmeri pensa anche allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Un altro candidato che fa delle tecnologie, il punto cardine del suo programma elettorale è il giovanissimo Mattia Calise, candidato del Movimento 5 stelle, è il più giovane. Calise mette alla base dei suoi obiettivi l'uso della Rete: internet, i social network e i blog . Secondo lui, l'amministrazione dovrebbe puntare a creare una rete intranet che colleghi tutti i siti del comune di Milano e poi, bisognerebbe aumentare gli spazi wi-fi in città. Questi cambiamenti tecnologici, oltre a facilitare la comunicazione tra amministrazione e cittadini, servirebbero ad avvicinare tutti al computer, soprattutto gli anziani, che scoprirebbero una forma di informazione molto più evoluta della televisione. Altri importanti obiettivi sono l'ambiente e la sostenibilità, punti fondamenteali anche in vista dell'Expo.
Carla De Albertis, candidata per "La tua Milano", vuole valorizzare l'identità e promuovere il sentimento di identità dei suoi cittadini. Secondo lei, la "milanesità" è un valore da preservare, tutelare e valorizzare. Quindi, punta alla tolleranza zero su clandestinità e campi rom, alla otta contro la prostituzione, e all'eliminazione dell'Ecopass. De Albertis vuole una Milano che non deve essere quella degli altri.
Programma molto semplice per Marco Mantovani, candidato per Forza Nuova. E' il frutto delle richieste e della necessità raccolte sul territorio. L'obiettivo principale è quello di creare una Milano vivibile; innanzitutto eliminando l'Ecopass, poi riqualificando le periferie ghetto e bloccando il piano di cementificazione del Pgt per lasciare spazio a parchi e giardini.
Particolare, invece, il programma elettorale di Giancarlo Pagliarini, candidato per la Lega Padania Lombardia, che si basa "sul modello svizzero". Innanzitutto, il candidato vuole evitare "il muro contro muro", perciò della Giunta dovranno far parte maggiornanza e opposizione. E poi, prevede che i cittadini siano coinvolti, consapevoli e ascoltati. Quindi, come in Svizzera, tutte le volte che sarà logico e ragionevole si potranno svolgere referendum deliberativi senza quorum. Il motivo è semplice: i detentori del potere sono i cittadini.
Caratteristica principale del programma elettorale di Elisabetta Fatuzzo, candidata per il Partito Pensionati, è l'attenzione nei confronti degli anziani e delle persone non più autosufficienti. Potrebbero essere utili aiuti economici per sostenere chi ha bisogno di una badante o un'infermiera, un maggior numero di case di riposo e tempi di attesa più brevi per visite o esami ospedalieri. Fatuzzo vorrebbe fare da portavoce a quanti ogni giorno devono confrontarsi con bollette, ticket, pensioni da fame, lavori precari, disoccupazione, sfratti, impoverimento crescente, con la condizione di essere né pensionati né lavoratori.
Il candidato Fabrizio Montuori, sostenuto dal Partito Comunista dei lavoratori, nel suo programma elettorale dedica particolare attenzione al tema dell'Expo. Ma tratta l'argomento in modo totalmente diverso dagli altri candidati. Secondo Montuori, "l'Esposizione universale del 2015 non sarà una grande opportunità per la città di Milano, ma porterà solo una grande ricaduta di problemi". Più traffico, più congestionamento veicolare, più inquinamento. Tempi troppo stretti per concludere i lavori e rischio elevato che organizzazioni malavitose mettano le mani su appalti, terre e bonifiche. Poichè, il candidato sostiene che "Expo sarà un enorme affare, ma non per i milanesi, la proposta è che il capoluogo lombardo rinunci unilateralmente ad ospitarla".
© Riproduzione riservata