Milano, 7 maggio 2011 - Alle 15, al Palsharp di Milano, ha preso il via la manifestazione con Silvio Berlusconi organizzata dal Pdl per tirare la volata a Letizia Moratti nella sua corsa per la riconferma sulla poltrona di sindaco di Milano. 

L'ARRIVO DEL PREMIER -  Silvio Berlusconi è arrivato al Palasharp e, dopo avere stretto le mani sul palco e in platea, si è seduto in prima fila ad ascoltare l’intervento della Moratti. Al termine, ha preso parola, subito con una battuta: "Mi hanno accolto con un coro 'vai Silvio', ma io sono appena arrivato".

"VINCEREMO AL PRIMO TURNO" - E' partito molto carico Silvio Berlsuconi: "Con Letizia, con Podestà e con il nostro Formigoni, Milano, la Provincia e la Regione hanno toccato i più alti livelli di buon governo in Italia". Il presidente del Consiglio è certo di una vittoria al primo turno di Letizia Moratti e invita i sostenitori a “fare ogni sforzo” per raggiungere il risultato. "Contattate i vecchi fidanzati e le vecchie fidanzate - ha scherzato dal palco - si può e si deve fare ogni sforzo perché la nostra Milano si dia al primo turno una amministrazione che non può essere di sinistra. Sono sicuro che vinceremo al primo turno e anche per il Campionato se non vince il Milan, vince l’Inter".

"PM, CANCRO DA LEVARE" - Un duro attacco da parte del premier verso l'azione dei magistrati, riferendosi a quelli di Milano, che hanno promosso i processi nei suoi confronti sino ad oggi. Un’azione che anche dal PalaSharp, per la campagna amministrativa a Milano, il presidente del Consiglio bolla come “eversiva”. Dai pm di Milano sono stati fatti “tentativi di eversione”. Ha definito così, Silvio Berlusconi, i trenta processi contro di lui. Ciò che è grave è che quei pm “sono ancora lì. Sono gli stessi che procedono contro lo stesso cittadino. Questo è un cancro della nostra democrazia che dobbiamo levare”. Il premier ha poi parlato della necessità di approvare le riforme, in primis quella della giustizia. E ha ricordato appunto come contro di lui siano stati fatti trenta processi. "Per 26 volte i pm hanno tentato di usare il diritto come arma politica". Se solo uno di quelli che Berlusconi ha definito "tentativi di eversione" fosse andato a buon segno, adesso "il presidente del Consiglio, eletto democraticamente dai cittadini, non sarebbe qui".

"PISAPIA? SINDACO DA PAZZI" - Quanto al programma del candidato di centrosinistra, Giuliano Pisapia, il premier ha detto che sembra copiato “con la carta carbone” da quello della Moratti con la differenza che la sinistra “non sarebbe in grado di attuarlo”. Poi, ha criticato Pisapia: "Uno che fino al ‘98 pensava che fosse giusto rifondare il comunismo... E ce lo vorrebbero rifilare come sindaco, penso sia una cosa da pazzi... ".

MOSCHEE - Un altro tema importante affrontato dal premier è stato quello dei luoghi di culto islamici: "La sinistra vuole solo far nascere templi musulmani ovunque, ma noi crediamo che non è giusto costruire moschee qui quando nei loro paesi d’origine non si puo’ neppure costruire una chiesa".

"DEMOCRAZIA MALATA" - Silvio Berlsuconi ha anche parlato di "democrazia malata" cui contrappone una "maggioranza solida, stabile e coesa". E ha sottilneato: "La Costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo, ma poi alla fine a decidere sono i giudici di sinistra che con l'aiuto della Corte Costituzionale abroga tutte le leggi che non vuole".

PATRIMONIALE - Un altro attacco da parte del premier: "Il programma della sinistra è più tasse per tutti, ma noi non lo possiamo permettere". E ha specificato: "La sinistra vuole ridurre il debito pubblico mettendo una tassa sulla prima casa, mettendo una tassa patrimoniale. Noi che vogliamo uno stato libero non lo possiamo permettere. Finchè avremo una responsabilita’ di governo non succederà mai”. Per Berlusconi "la sinistra vuole rimettere l’Ici, e noi non lo vogliamo, vuole aumentare le tasse sui Bot e sulle rendite finanziarie dal 12,5 al 25% perche’ la loro e’ una politica dell’invidia e’ una politica che va contro gli altri. Anche a Milano vogliono aumentare l’Irpef e le tariffe come hanno fatto in tutte le altre città che amministrano, mentre noi non abbiamo aumentato le tasse, non abbiamo aumentato il biglietto del tram e il costo dell’acqua".

'FUORI SCALETTA' - Ha voluto fare un passaggio “fuori di scaletta” il premier, riguardo alla festa della mamma domani e al ricordo della sua. "Domani è la festa della mamma - ha detto - e noi celebreremo in 100 piazze a Milano e in 100 della Lombardia l’amore piu’ grande della nostra vita, l’amore delle nostre mamme, che sono anche le persone che ci hanno voluto e ci vogliono piu’ bene. Io invidio chi ancora la mamma ce l’ha, ma la mamma in fondo ce l’ho anch’io perchè sono sicuro che dall’alto mi guarda e mi protegge".

"10 MOTIVI PER VOTARE LA MORATTI" - Dieci “motivi” sottoforma di domande retoriche per sottolineare il sostegno a Letizia Moratti nella corsa a Palazzo Marino. "Volete un buon governo di Milano e un sindaco che riduca sempre di più le imposte?", ha esordito il premier seguito dal coro di assenso dei sostenitori. Una città senza addizionale Irpef, il prezzo dell’acqua più basso di Italia, l’azzeramento delle liste d’attesa negli asili, l’aumento del numero degli anziani assistiti a domicilio, i vigili di quartiere, maggior verde e le due nuove linee della metropolitana sono stati i ‘temi’ delle altre domande per poi arrivare a quella finale “volete Letizia Moratti sindaco?”. Con una battuta Berlusconi si è voluto poi soffermere in particolare sul numero degli anziani assistiti a domicilio "Siccome il raddoppio è già avvenuto - ha detto - Letizia si impegna a triplicarlo e questo mi fa molto piacere perchè  tra gli anziani ci sono anch’io. Ma per l'assistenza, mandamene una bella". 
 

CONTESTATORE - Un giornalista de La 7 è stato strattonato e allontanato dalla manifestazione. Durante l’intervento del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, si è levata la voce di un contestatore: secondo quanto è stato possibile ricostruire, il giornalista si è avvicinato a questa persona ma, forse per un equivoco, è stato scambiato per il contestatore e scortato con modi bruschi dalla sicurezza al di fuori dal Palazzetto. Dopo qualche minuto l’equivoco e’ stato risolto e il giornalista è tornato all’interno a svolgere il proprio lavoro. Pronta la risposta del premier: "A noi liberali non passerebbe per la testa di disturbare una comunicazione di un leader della sinistra. E’ la dimostrazione di quanto siete illiberali".

 

LETIZIA MORATTI - "Non vogliamo clandestini liberi nella nostra città": ha affermato il sindaco di Milano, prendendo la parola alla manifestazione, poco prima dell'arrivo di Silvio Berlusconi. "Vogliamo una città che viva nella legalità perchè noi i clandestini non li vogliamo liberi nella nostra città, noi vogliamo accogliere chi sceglie di vivere a Milano seguendo le nostre regole e che dice che Milano non è accogliente dice il falso perchè noi vogliamo accogliere chi ha scelto di venire qui, ma nella legalità".

Il sindaco ha poi attaccato il centrosinistra. Prima ha criticato le sue "troppe anime. Non possono mettere d’accordo - ha detto - Radicali, liberali e cattolic"’. Poi ha parlato del programma dicendo che "il loro è la copia di quanto noi abbiamo già fatto". Un esempio è il centro sulle culture del mondo "che sorgerà all’Ansaldo. Anche il sostegno al lavoro lo stiamo già facendo. Ma dove vivono?". Il sindaco ha poi ripetuto che non ci saranno aumenti di tasse nè di tariffe. "Il nostro - ha concluso - è un programma sostenibile". Subito dopo Silvio Berlusconi è salito sul palco sulle note di ‘Meno male che Silvio c’è’ e ha alzato la mano di Letizia Moratti in segno di vittoria. "Grazie, grazie presidente per spenderti ancora una volta per la tua città", è stata la risposta del sindaco di Milano.
 

 

LA MANIFESTAZIONE - Un evento di respiro ‘nazionale’ come ha ricordato Viviana Beccalossi, vice coordinatore del Pdl lombardo e coordinatore provinciale del Pdl bresciano, dando inizio all’evento al quale partecipano candidati sindaco e presidente di diversi comuni e province della Lombardia, come Pavia e Mantova. Sono previsti interventi dei candidati sindaco a Busto Arstizio, Gallarate, Treviglio, comuni dove il Pdl corre senza la Lega.

La manifestazione è stata organizzata in un luogo simbolico per la sinistra. E’ qui che il Pd ogni settembre organizza la festa Democratica, ed è qui che circa 3 mesi fa si tenne la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia per chiedere le dimissioni del premier. Sono circa 6.000 le persone che hanno preso posto all’interno del Palasharp per assistere al convegno in cui, tra gli altri, prenderanno la parola il segretario regionale del Pdl Marco Mantovani, il sindaco uscente di Milano Letizia Moratti e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che dovrebbe chiudere l’evento elettorale. Tutto esaurito, quindi, all’interno del palazzetto in cui la parte superiore è stata chiusa al pubblico e coperta con un lungo drappo nero. Centinaia le bandiere del Pdl e diversi gli slogan a favore del premier che i partecipanti urlano spesso. ‘Con Silvio e Letizia: Milano è piu’ forte’ è uno degli striscioni che campeggia all’interno del Palasharp.

Tra le migliaia di persone arrivate al Palasharp, anche venti pullman da Brescia, ma anche elettori che arrivano da Roma, dall’Emilia Romagna, dal Piemonte e da tutte le province lombarde per dare sostegno, non solo al sindaco Moratti, ma anche a Silvio Berlusconi capolista del Pdl nel capoluogo lombardo.  Centinaia anche i giovani che a ritmo di ‘Chi non salta comunista è’ stanno animando la platea. 

Quanto ai giorni successivi domenica 8 maggio, festa della mamma, il Pdl distribuirà in 80 gazebo sparsi per la città striscioni con la scritta “Auguri mamma” firmati Silvio Berlusconi anche “in sostegno ai valori della famiglia tradizionale, formata da uomo, donna e bambino”. Martedì è in programma una merenda della Moratti con gli anziani e venerdì sera, ultime ore di campagna elettorale prima del silenzio, un concerto in via Dante per giovani “con cantanti di rilievo”.

 

IGNAZIO LA RUSSA - Nel corso del suo intervento, il ministro ha voluto rispondere alle polemiche legate a una sua battuta di ieri sera in un incontro elettorale in cui aveva detto: "non è vero che candidiamo solo belle donne, ne candidiamo anche di brutte, ma non brutte come quelle della sinistra". Ha quindi spiegato: "Ci tengo a sottolineare che la mia era solo una battuta, abbiamo il massimo rispetto per le donne. Ho anche telefonato all’onorevole Concia per spiegargli esattamente che cosa era stato detto".

 

ZANICCHI E LA RUSSA CANTANO 'O MIA BELA MADUNINA'  - Una vera e propria gag tra Iva Zanicchi e il ministro Ignazio La Russa, anzi il ‘generale’, come l’ha definito scherzosamente la cantante emiliana, alla manifestazione organizzata dal Pdl. La Zanicchi invitata dal coordinatore Mantovani a cantare una canzone milanese, ha voluto accanto a se sul palco, il ministro La Russa. Prima gli ha dato un microfono spento definendolo ‘il politico più stonato’ e poi gli ha lasciato ‘recitare’ l’inizio di ‘O mia bela madunina’ che poi ha concluso lei cantando, con il coro di tutto il popolo azzurro presente al palazzetto. Ma a fare da sottofondo a tutta la convention non è  la musica della Zanicchi, bensi’ quella di una sorta di ‘nacchere’. A tutti sono state distribuite delle manine bianche e azzurre, che ‘agitate’ riproducono il suono degli applausi. Un tale frastuono che a tutti tornano alla mente le indimenticabili vuvuzelas. 

MORATTI E BECCALOSSI BALLANO 'VIVA LA MAMMA' - Dopo il duetto canoro La Russa-Zanicchi sul palco del Palasharp, è andato in scena un balletto che ha avuto come protagoniste il sindaco di Milano e il vicecoordinatore lombardo del Pdl, sulle note di ‘Viva la mamma’ di Edoardo Bennato.

 CANDIDATI SINDACI ANTI-LEGA - Sul palco della kermesse milanese, il Pdl ha deciso di portare anche i candidati sindaci di alcuni Comuni dove il Popolo della libertà va diviso dalla Lega Nord. I primi interventi, o meglio saluti, sono stati quelli del sindaco di Mantova Nicola Sodano in vista delle provinciali di maggio e del sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo con il candidato presidente della Provincia Ruggero Invernizzi.
E’ stata poi la volta di quattro candidati sindaci: Giuseppe Pezzoli a Treviglio dove Carroccio e Pdl insieme cercano di strappare il comune al centrosinistra ma anche di tre cittadine dove la Lega va da sola: Gigi Farioli a Busto Arsizio, Massimo Bossi a Gallarate e Carolina Pellegrini a Rho.