Pensioni, in Lombardia il divario di genere è oltre il 50%

L'Istat ha rilevato le differenze nei redditi pensionistici, la Lombardia si pone al terzo posto per differenze fra uomini e donne, più alte nella provincia di Lecco (61,6%), Monza (57,9%), Bergamo (56,2%), Milano (55,3%) e Brescia (53,6%)

Un pensionato

Un pensionato

Milano, 30 luglio 2014 - La differenza di genere si sente anche nei redditi pensionistici e la Lombardia presenta il terzo tasso più alto di disparità in Italia pari al 51,8% in più a favore degli uomini, dopo Liguria (53,9%) e Lazio (52,1% in più). Più in generale è nel Nord Italia che si registra il maggiore divario nei redditi pensionistici. Lo rileva l'Istat spiegando che gli uomini percepiscono importi piu' elevati delle donne su tutto il territorio nazionale, ma in alcune regioni si registrano diseguaglianze piu' marcate. Dietro la Lombardia si attesta il Veneto con il 51,6% di pensione più pesante per gli uomini. L'importo medio annuo delle prestazioni di titolarita' femminile e' pari a 8.965 euro, il 60,9% di quello delle pensioni di titolarita' maschile, che si attesta a 14.728 euro. Il numero di trattamenti percepiti dalle donne e' mediamente superiore a quello degli uomini, di conseguenza il divario economico di genere si riduce al 42,9% se calcolato sul reddito pensionistico (pari a 19.395 euro per gli uomini e a 13.569 per le donne).

Le regioni in cui si registrano  le minori disuguaglianze di genere sono quelle meridionali. Le differenze piu' contenute si osservano in Calabria (gli uomini percepiscono redditi pensionistici del 19,9% piu' elevati rispetto a quelli delle donne), Basilicata (26,7% in piu') e Molise (29,4%).

La disaggregazione provinciale ripropone evidenze del tutto analoghe a quelle riscontrate a livello regionale. Ad eccezione di Roma, le differenze piu' marcate caratterizzano nuovamente le province del Nord Italia - Lecco (61,6% in piu'), Venezia (59,4%), Livorno (58,5%), Monza e della Brianza (57,9%), Genova (57,8%), Bergamo (56,2%), Milano (55,3%), Treviso (54,2%) e Brescia (53,6%). I valori piu' contenuti - a conferma di quando gia' emerso a livello regionale - si registrano nelle province meridionali: Vibo Valentia (13,7% in piu'), Reggio Calabria (18,4%), Cosenza (20,4%), Ogliastra (21,7%), Nuoro (22,3%), Benevento (22,8%), Catanzaro (22,9%), Potenza (23,9%), Agrigento (24,3%) e Lecce (24,8%).

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