La quattordicesima è un miraggio: esplode la rabbia dei pensionati

In duemila non ricevono l’atteso assegno Inps per un disguido tecnico di Marianna Vazzana

Anziani

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Milano, 5 agosto 2015 - Le stime parlano di oltre 2mila pensionati milanesi rimasti a bocca asciutta, senza quattordicesima mensilità. Non si tratta di un lusso ma di una boccata d’ossigeno per i nonnini dai redditi più bassi, un extra che può aiutare ad arrivare a fine mese, da 336 a 504 euro a seconda dei contributi versati. Il provvedimento è stato istituito nel 2007 ed è rivolto ai pensionati che hanno almeno 64 anni e un reddito annuale non superiore a 9.786 euro, occhio e croce (fino una volta e mezzo la minima). E invece, quest’anno, l’assegno consueto non è ancora arrivato. Il motivo? Un problema tecnico. Qualcosa, nei sistemi informatici dell’Inps, non avrebbe funzionato a dovere. Così, per ricevere i soldi occorre produrre nuovamente la documentazione con la dichiarazione dei redditi 2014. e invece dell’assegno, ai nonnini è stata spedita una lettera «in cui è stata comunicata loro la possibilità di compilare una domanda di ricostituzione», spiegano i sindacati, necessaria per verificare i requisiti e poter ottenere la somma aggiuntiva.

Diversi anziani hanno in mano copia della documentazione regolarmente consegnata, come tutti gli anni, quindi non si spiegano il mancato accredito. A Milano, si diceva all’inizio, si parla di oltre 2 mila over 64 in questa situazione. Una stima effettuata dagli addetti ai lavori. Molti si sono rivolti al Patronato Inca Cgil di Milano per chiedere supporto. «I pensionati vengono assistiti per presentare la domanda di ricostituzione e finora - spiega Sergio Passaretti, segretario generale Spi Cgil Milano - abbiamo presentato alcune centinaia di moduli». Non solo: «Abbiamo spedito una lettera all’Inps - aggiunge - in cui chiediamo di provvedere in modo tempestivo alla liquidazione delle prestazioni per i pensionati che ne hanno diritto». L’auspicio è che le mensilità arrivino entro settembre «per evitare ulteriori disagi alle persone titolari di pensioni basse». E «la Direzione Inps dell’Area metropolitana di Milano, a seguito della nostra richiesta esplicita, si è impegnata a garantire la definizione delle domande di ricostituzione presentate per l’ottenimento della somma aggiuntiva in tempi rapidi», conclude il segretario generale.

La gente, intanto, si sfoga. «Ho presentato il modello red on line il 16 giugno, ho stampato la ricevuta, ma la quattordicesima non mi è stata accreditata», dice una signora. «Com’è possibile - si domanda - che all’Inps non risulti la mia documentazione?». E «compilare la cosiddetta ricostituzione non è certo facile», aggiuge un altro. «È una vergogna togliere i soldi a chi prende 500 euro di pensione», altra considerazione. Molti facevano affidamento su quei soldi per pagare alcune tasse o «respirare» durante il periodo estivo. Il problema riguarderebbe 80mila pensionati in tutta Italia, maggiormente concentrati in Emilia Romagna e Lombardia.

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