Pedopornografia, polizia smantella rete internazionale: quattro arresti, anche un sacerdote

Sono stati individuati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano 233 utenti su scala globale dediti allo scambio per via telematica di materiali illeciti a carattere pedopornografico con anche pesanti violenze ed atti sessuali in danno di bambini di età inferiore anche a 10 anni e di altri minori

Immagini di pedopornografia sul web

Immagini di pedopornografia sul web

Milano, 26 maggio 2015 - Smantellata una rete internazionale di pedopornografia: sono stati individuati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano 233 utenti su scala globale dediti allo scambio per via telematica di materiali illeciti a carattere pedopornografico con anche pesanti violenze ed atti sessuali in danno di bambini di età inferiore anche a 10 anni e di altri minori costretti tra di loro o con animali.

L'INCHIESTA I gravi indizi raccolti dagli investigatori milanesi hanno determinato la Procura della Repubblica di Milano, che coordina le indagini, a disporre perquisizioni personali, locali e informatiche a carico di 29 utenti italiani, nonché a sottoporre alcune posizioni alle valutazioni del Giudice per le Indagini Preliminari di Milano che ha altresì emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro di loro, tra cui risulta presente anche un sacerdote 49enne oltre a due disoccupati, un 58enne e un 41enne, e un operaio 41enne. Il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni sta coordinando le attività di 11 Compartimenti della Specialità chiamati all'esecuzione contestuale dei provvedimenti giudiziari nei territori di Alassio (SV), Alessandria, Besana Brianza (MB), Bordighera (IM), Busnago (MB), Castel Fiorentino (FI), Cava Manara (PV), Città Ducale (RI), Genova, Gussago (BS), Lariano (Roma), Livorno, Loale (VE), Locorotondo (BA), Massa Martana (PG), Nettuno (Roma), Noto (SR), Novellara (RE), Pistoia, Pomezia (Roma), Portomaggiore (FE), Selva di Val Gardena (BZ), Ravenna, Roma, Taormina (ME) e Torrecuso (BN). Con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e con l'attivo ruolo del Segretariato Generale dell'Interpol di Lione è stato possibile inviare, a 35 Paesi dei cinque Continenti interessati dalle indagini, le informazioni relative a 204 utenti stranieri già individuati dal Compartimento di Milano nel corso delle attività investigative, per valutare, spiega la polziia, appropriate azioni in accordo alle legislazioni interne.

VERO PRETE FALSO MANAGER  ll sacerdote arrestato si fingeva un manager statunitense, nelle conversazioni sul web con gli altri indagati. Il prete, un salesiano, aveva vissuto per diversi anni a Oulx, località della Val di Susa, in provincia di Torino, e recentemente era stato trasferito ad Alassio, in Liguria.

NON SOLO ITALIA Le operazioni in campo internazionale hanno già restituito i primi riscontri sul coinvolgimento di cittadini stranieri nella produzione e nella diffusione di materiali pedopornografici.  Nel corso degli interventi della polizia sono stati perquisiti e sequestrati numerosi computer, smartphone e dispositivi informatici ritenuti di estremo interesse ai fini della prosecuzione delle attività degli investigatori milanesi. Le indagini, avviate nel 2012 e condotte per circa un biennio, hanno avuto inizio monitorando gli spazi pubblici di alcuni siti web e in particolare taluni servizi di condivisione di immagini i cui criteri di raccolta e di proposta di visione tra certi utenti lasciava intravedere atteggiamenti sospetti per l'insistente richiamo a pose di minori. I luoghi virtuali per la pubblicazione delle proprie immagini personali, di cui la polizia rimarca la conformità alla legge e la stretta policy interna contro la pedopornografia, finiva per rappresentare una sorta di anticamera per gli interessati alla pornografia minorile che si spostavano su altri canali di comunicazione dove scambiare file multimediali illeciti, utilizzando anche le caselle di posta elettronica.

TECNICHE INVESTIGATIVE Per la particolare segretezza delle comunicazioni fra gli stessi indagati, spiegano gli inquirenti, si è rivelata essenziale l'adozione delle tecniche speciali di investigazione previste della normativa italiana in materia di attività sotto copertura, intercettazione telematica e intercettazione telefonica. Puntando sulle effettive intenzioni di ricerca e di distribuzione dei materiali illeciti da parte degli utenti, i modelli operativi hanno tenuto conto dell'evoluzione delle condotte criminose nello sviamento dei legittimi servizi della Rete, con l'obiettivo di individuare e disarticolare i gruppi che si avvalgono di sistemi di copertura per foraggiare il "mercato della disponibilità" di materiali pedopornografici. Proseguono le attività della Polizia di Stato e grazie alla cooperazione internazionale di polizia sono in corso supplementi investigativi per identificare anche i minori vittime delle violenze.

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