Milano, 6 novembre 2014 - Intorno alle 20.30 hanno iniziato ad arrivare alla spicciolata al ristorante The Mall di Milano gli ospiti per la cena di autofinanziamento del Pd, organizzata dal premier Matteo Renzi, che si è fatto vedere davanti al locale alle 21.15. Trai primi ad arrivare, nella cornice del nuovo quartiere di Porta Nuova che ha rinnovato lo skyline di Milano, oltre a imprenditori e avvocati, anche il presidente di Telecom Giuseppe Recchi e l'europarlamentare Alessandra Moretti. Trai ministri del governo Renzi, sono arrivati la titolare della Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi e il suo collega alle Politiche Agricole, Maurizio Martina. Fra gli altri si è visto anche l'architetto Stefano Boeri, ex asssessore del Comune di Milano. La quota di partecipazione per i circa 800 ospiti presenti è di 1000 euro a testa e il catering è curato dagli chef di Eataly di Oscar Farinetti.
Sono circa 600 i partecipanti, imprenditori, commercialisti, avvocati e consulenti, che scommettono un'ipoteca sul nuovo Pd di Matteo Renzi "ultima chance" per l'Italia. Tacchi, signori eleganti ma anche 'mise' molto ordinarie, sono pochi quelli disponibili a fermarsi coi giornalisti. La somma totale della raccolta fondi sara' resa pubblica, mentre, per la normativa della privacy, sara' comunicata l'identita' dei soli sostenitori che firmeranno la liberatoria. Tutti scommettono sul premier-segretario. "Renzi ha tutta la mia simpatia, mi aspetto che ci dia speranza", confida Fabrizio Du Chene, ad Igp, uno dei primi ad arrivare.
Finanziavo anche il 'vecchio' Pd", dice Maria Grazia Mazzocchi, presidente del conservatorio di Milano. "Penso che Renzi sia l'unica chance per uscire da questa crisi, finora non ci sono stati risultati grandi ma continuiamo a sperare". "Siamo stanchi di quelli che ci hanno portato fin qui"' si sfoga Gianni Gibellini, titolare di un'impresa di pompe funebri di Modena. "Sono venuto qui a Milano per dire a Renzi che sono con lui e che tenga duro e vada avanti". Entusiasta Guido Alberto Vitale, ex presidente di Rcs, arrivato con la moglie: "A me Renzi piace perche' sta portando l'Italia nel 21mo secolo".
"Tra la serata a Milano e quella di domani sera a Roma contiamo di raccogliere circa 5 milioni di euro", ha assicurato un partecipante alla cena. "Abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti. Cambia il modo di fare politica, facciamo pagare molto meno ai contribuenti e raccogliamo fondi con cene come questa da 1000 euro, da 50 euro ma anche con la raccolta delle torte", ha spiegato il segretario del Pd lombardo Alessandro Alfieri.
Fra gli invitati, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, il patron della societa' di digital design Rokivo, Valerio Saffirio; il presidente di Kinexia, Pietro Colucci; rappresentanti dell'azienda ligure produttrice di frutta secca Noberasco; oltre ad Alessio Albani, a.d. di Omnia Medica, societa' che organizza e gestisce strutture sanitarie e sponsor del Savona calcio; Roberto De Luca, numero uno di Live nation Italia, agenzia che produce e promuove concerti; e Flavio Paone, a.d di Dreamcos cosmetics, azienda di cosmetici e profumi di Crema. "Il Pd ha bisogno di avere un rapporto trasparente con il finanziamento" ha affermato l'ex assessore alla Cultura di Milano, Stefano Boeri al suo ingresso.
"L'importante è che queste iniziative vengano fatte in modo trasparente": lo ha detto l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti arrivando alla cena di autofinanziamento organizzata dal suo partito a Milano. «Gli ospiti di stasera - ha detto - sono qui per finanziare il Pd. Un'idea, un progetto di cui Matteo Renzi è espressione. Perché hanno fiducia in una politica che sta cercando di cambiare il paese».
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