Basket, sale la febbre per Varese-Milano. Partita da seguire senza guardare la classifica

Nonostante l’EA7 sia in netto vantaggio nel conto vittorie/sconfitte e il match sia un testa-coda, la rivalità tra biancorossi regala sempre spettacolo

Olimpia-Varese

Olimpia-Varese

Milano, 28 gennaio 2018 - La cabala del derby è un gioco sadico e irresistibilmente attraente. Forse è per questo che nel basket esiste una statistica per tutto, anche per gli starnuti dei giocatori. La numerologia di speranze e illusioni spesso confonde la realtà, ma è pur sempre il miglior modo di avvicinarsi a una partita. Anzi, alla partita: a quella Varese-Milano che ha fatto la storia del basket dalle nostre parti e che domani sera si giocherà per la 176esima volta. A Masnago l’attesa monta ora dopo ora per la palla a due delle 20.45, e ci si chiede se sarà possibile — almeno questa volta — sfatare quel desolante tabù che vede Varese non azzeccare una vittoria dal 2013.

La vittoria, negli ultimi 4 anni e mezzo, i varesini l’hanno sempre e solo sfiorata. È un amore non ricambiato, quello con il successo nel derby. È una triste e stucchevole pantomima del così detto amor cortese che ha visto pure quest’anno gli uomini di Caja arrendersi a Pianigiani sul 74-73 del Mediolanum Forum. Milano, così, nel conto vittorie/sconfitte è in netto vantaggio, per 101 a 74. Le cose cambiano, seppur leggermente, se si tolgono le partite giocate al Forum, perché negli scontri diretti giocati al Lino Oldrini a essere in vantaggio è Varese con 44 successi e 39 ko. Anche se — è da ricordare — che l’ultima partita giocata a Masnago tra le due formazioni è finita con una vittoria dell’Olimpia per 82-98. Ma quella è stata tutta un’altra storia, perché erano tutt’altre Milano e Varese. Al match di domani i meneghini si presentano in vetta alla classifica nonostante il momento non troppo positivo in campionato, che li ha visti vincere all’ultimo tiro, 80-82, su Cremona, dopo la dura sconfitta inflitta da Venezia. Mentre i bosini nell’ultima uscita hanno interrotto una striscia negativa che durava dal 17 dicembre, battendo a domicilio proprio i lagunari campioni d’Italia.

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