Nuove moschee, entro la fine del Ramadan le aree da mettere a bando

Entro la fine del mese sacro per i musulmani, la Giunta Pisapia annuncerà i dettagli sulle aree comunali da mettere a bando. Per le trattative in campo gli assessori Majorino e De Cesaris

Musulmani in preghiera (Spf)

Musulmani in preghiera (Spf)

Milano, 1 luglio 2014 - Entro il 27 luglio, il giorno della fine del Ramadan, il mese sacro per i musulmani, la Giunta Pisapia annuncerà i dettagli sulle aree comunali da mettere a bando per la realizzazione di una o più moschee. Le gare per l’assegnazione dei terreni, tutti in stato di abbandono o degradati, partiranno però solo dopo la fine del Ramadan. Non solo. Potranno partecipare ai bandi solo le associazioni islamiche e non solo che sono iscritte all’albo delle religioni costituito dal Comune. Ad annunciare tempi e modalità dell’operazione moschea è l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, che insieme al vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris sta mettendo a punto i principali punti del bando per l’assegnazione delle aree. I tempi delle gare, però, non sono brevissimi. «Prima della fine del Ramadan non riusciremo a lanciare ufficialmente i bandi, ma a luglio illustreremo i dettagli dell’operazione», afferma Majorino. Palazzo Marino punta a sciogliere il nodo moschea mettendo a disposizione aree pubbliche. Un percorso caratterizzato da un iter che rispetti le procedure pubbliche e non costi neanche un euro all’amministrazione comunale. Majorino ha già ribadito a più riprese i paletti dell’operazione: bandi pubblici e zero euro di spesa per il Comune. Aree pubbliche, dunque. Ma non è ancora esclusa la realizzazione di un centro di preghiera per gli islamici su terreni privati. Il gruppo Cabassi, proprietario di aree anche in zona Expo 2015, si è reso disponibile a ragionare sulla realizzazione di una moschea su uno dei suoi terreni. Una disponibilità vista di buon occhio anche dall’amministrazione comunale. Ancora però non c’è nessun accordo tra la comunità islamica milanese e i Cabassi. Non solo. Il lieto fine anche su aree pubbliche dell’operazione moschea non deve essere data per scontata. Il Comune, infatti, gradirebbe un’intesa tra tutte le varie associazioni islamiche cittadini. Ma un accordo di questo tipo, nel corso dei vari incontri che si sono succeduti nel corso degli ultimi mesi, non sembra facile. Il Ramadan, cioè il mese di digiuno e di purificazione per i musulmani, è iniziato ufficialmente sabato e si concluderà il 27 luglio, come detto. Quest’anno, però, l’ultimo giorno del mese sacro non sarà celebrato all’Arena civica come negli anni scorsi. La struttura al fianco de Parco Sempione è già impegnata a ospitare una manifestazione sportiva. I musulmani milanesi, dunque, dovranno trovare un’altra sede per la conclusione del Ramadan. Tra gli impianti in lizza c’è il velodromo Vigorelli in zona Fiera.  

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