'No Expo', guerriglia a Milano: i cinque arrestati dal gip per interrogatori. Altri fermi in un blitz a Genova

Tre uomini e due donne, detenuti nel carcere di San Vittore da due giorni e accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi improprie (mazze ferrate, bastoni e pietre) e dal numero di persone. Prelievo Dna per 14 greci per analisi sulle armi sequestrate FOTO - Il corteo No Expo / Le prime tensioni / Vetrine imbrattate /Tensioni con la polizia / Auto e negozi in fiamme / Devastazioni in città / I milanesi ripuliscono la città / Materiale sequestrato durante il corteo VIDEO - La guerriglia / I danni

Scontri dei Black bloc a Milano

Scontri dei Black bloc a Milano

Milano, 2 maggio 2015 - Durante la guerriglia a Milano, l'1° maggio, le forze dell'ordine sono riuscite ad arrestare cinque persone che lunedì saranno portate davanti al gip Donatella banci Buonamici per essere interrogate. Si tratta di tre uomini e due donne fermati in flagranza venerdì scorso, giorno dell'apertura dell'Expo. Il gip dovrà decidere se convalidare gli arresti ed emettere la misura della custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm Piero Basilone. Il giudice ha fissato le cinque udienze di convalida dalle  11 in avanti nel carcere milanese di San Vittore, dove gli arrestati, accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi improprie (mazze ferrate, bastoni e pietre) e dal numero di persone, sono detenuti da due giorni.  Tra loro ci sono una donna di 42 anni, H.P. di origine tedesca ma residente a Milano, con precedenti per furto e droga, un'altra donna di 33 anni, Anita, milanese e con un precedente per resistenza a pubblico ufficiale, un giovane di 23 anni, Jacopo P. di Rozzano ( Milano) che lavora come commesso e non ha precedenti. E poi un lodigiano di 27 anni e un uomo di 32 anni che vive ad Alessandria, entrambi incensurati.

5 FERMI IN UN BLIZ A GENOVA - Tute nere, maschere ma soprattutto cartine di Milano e indirizzi di riferimento del capoluogo lombardo. È quanto hanno trovato gli uomini della Digos che in nottata hanno arrestato cinque antagonisti francesi che si erano rifugiati in un'abitazione di salita San Nicolosio nel centro storico di Genova.  I cinque sono accusati di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale per avere devastato sei auto nella zona del centro storico genovese e per essersi opposti ai controlli della polizia. I cinque, quattro ragazzi e una ragazza, sono sospettati di avere preso parte alle devastazioni e ai saccheggi di Milano. Andranno in convalida domani. Erano ospitati da una coppia di francesi, di cui uno studente nel programma Erasmus. La polizia ha sequestrato anche la vettura station wagon Toyota e gli scontrini autostradali che i cinque francesi avrebbe pagato per percorrere la tratta Milano - Genova. Gli arrestati hanno eta' compresa tra 20 e 25 anni. 

MOLOTOV_OBJ_FOTO_5_4943732PRELIEVO DNA PER 14 GRECI - Quattordici greci, che potrebbero aver fatto parte dei black bloc, sono stati sottoposti ad un prelievo del Dna nell'ambito delle indagini coordinate dal pool antiterrorismo della Procura milanese. Da quanto si è saputo, infatti, fino all'una di ieri notte gli investigatori della Digos hanno proceduto a 'prelievi biologici coati'ì, su richiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, nei confronti dei 14 greci che erano stati fermati nel pomeriggio in via Washington, non lontano da una casa occupata da alcuni antagonisti milanesi. Sono stati portati in Questura per essere identificati e poi sono stati effettuati i prelievi, a cui si era opposto il legale Eugenio Losco che è stato presente poi a tutte le operazioni di prelievo. Da quanto si è saputo, i campioni di dna raccolti potrebbero essere utili per una comparazione con quelli che potrebbero essere rintracciati sul materiale sequestrato dagli investigatori, come tute nere, caschi, mazze, bastoni, molotov e bombe carta (FOTO). I greci sono stati tutti denunciati a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale aggravata e stamattina, da quanto si è appreso, sono rientrati in patria con un aereo.

MOLOTOV_OBJ_FOTO_4_4943732Al momento, l'indagine conta più di una trentina di indagati per vari reati, tra cui devastazione, resistenza e porto di armi improprie. Nel frattempo, ieri è stata convalidata dal Tribunale di Milano l'espulsione di un giovane tedesco, Daniel Frank, che era stato arrestato nel corso di un blitz preventivo della Digos martedì scorso e poi scarcerato. Nel frattempo, proseguono le indagini con al centro il reato di devastazione, coordinate dal pool antiterrorismo guidato dall'aggiunto Maurizio Romanelli e condotte da Digos e carabinieri, per arrivare all'identificazione dei black bloc che hanno messo a ferro e fuoco una zona della città. Gli investigatori, in particolare, lavorano sulle immagini riprese da media, telecamere di sorveglianza e cittadini, oltre che sulle testimonianze di chi era presente in quella zona. 

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