"Ho lasciato il posto fisso a 40 anni. Vendo dolci per cani e sono felice"

Elena Masson, due figli, ha avuto successo ricominciando da zero di Cecilia Daniele

Elena Masson

Elena Masson

Milano, 19 agosto 2015 -  «Mi alzo ogni mattina piena di energie, di progetti. Di idee. Non mi guardo indietro. Sono felice». Elena Masson ha una risata aperta e un entusiasmo contagioso. Laureata in lingue, sposata, madre di due figli, ha mollato il posto fisso e ha deciso di ricominciare da zero con il progetto “Dog Sweet Dog”: lo street food dedicato ai quattro zampe. «Ho capito che non volevo continuare a fare per tutta la vita un lavoro che non mi appassionava, che non rappresentava ciò che sono – racconta –. Così, a quarant’anni, ho scelto di inseguire il mio sogno».

Quando ha deciso di ricominciare da capo? «Lavoravo come store manager per un’azienda di telecomunicazioni a Milano. Contratto a tempo indeterminato, buono stipendio. Ero arrivata a gestire venti persone, avevo tante responsabilità. Ma tornavo a casa insoddisfatta. L’anno scorso ho perso mio padre, dopo una lunga malattia. Ho riflettuto a fondo su ciò che volevo, sulla mia vita, i miei sogni. E ho voltato pagina».

L’Apecar con la quale gira per eventi e festival

Come è nata l’idea? «Prima dell’impiego come store manager, avevo lavorato nel settore degli animali, che sono un mio grande amore. Presa la decisione, ho fatto un business plan e ricerche sul territorio. Ho capito che lo street food, il cibo itinerante, poteva essere la strada giusta perché è un’attività che ha costi più bassi rispetto al negozio tradizionale. Inoltre c’è una crescente attenzione per questo settore».

In cosa consiste il suo lavoro? «Con una apecar bianca e bordeaux vendo prelibatezze per il palato dei cani: cupcake, biscotti, croccantini e tanto altro. Scelgo prodotti di alta qualità, sicuri, che gratifichino l’animale e siano in linea con le esigenze di salute del pet. All’inizio pensavo di girare solo in parchi e zone vicine ad aree cani, ma sempre più spesso l’apecar è richiesta per eventi, festival, compleanni, notti bianche. Un’ottima vetrina. C’è sempre grande entusiasmo, in centro come in periferia. È qualcosa alla portata di tutti: anche chi non ha grandi possibilità economiche può fare una piccola sorpresa al proprio compagno a quattro zampe».

Cosa dicono in famiglia? «Mia madre all’inizio non l’ha presa benissimo – sorride Elena – poi ha capito la mia scelta. Mio marito mi ha chiesto di essere cauta, era un po’ preoccupato e mi diceva: “Elena, pensaci bene”. Superate le prime paure, hanno sostenuto in pieno la mia decisione».

E ora? «Ci sono appuntamenti “fissi”, come quello al Mercato metropolitano e altri eventi, ad esempio dal 18 al 20 settembre l’apecar sarà al Carroponte per l’European Food Truck Festival. Tornerò su strada dall’1 settembre. Con il nuovo anno l’obiettivo è quello di aumentare il numero di mezzi, per servire altre città».

Cosa consiglierebbe a chi vuole ripartire da zero? «Bisogna avere il coraggio di non dare retta a nessuno e tanta passione. Ma non ci si può improvvisare, bisogna avere un progetto serio ed essere organizzati. Avere i piedi ben piantati per terra. Così tutto ciò che ne verrà di buono sarà sempre una piacevole sorpresa. Proprio come è successo a me».

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