Navigli, clienti picchiati a caso nei locali: pestaggi in serie, una notte di paura

Raid di quattro ragazzi in diversi pub. Sul fatto indagano i carabinieri

La movida in zona Navigli

La movida in zona Navigli

Milano, 25 luglio 2016 - Una serie di raid apparentemente senza un perché. Pestaggi fulminei su vittime scelte a caso. Agguati in gruppo all’interno dei locali all’ora di chiusura. Minuti di paura sul Naviglio Pavese nella notte tra venerdì e sabato.

Tutto è iniziato poco dopo le 3, riferisce Olga Garcia, giornalista spagnola che ha assistito alla scena e che poi ha fornito ai carabinieri indicazioni utili per risalire agli autori. "Erano in quattro, probabilmente dell’Est Europa – racconta al Giorno –. Prima si sono fermati al civico 9 di via Ascanio Sforza assalendo le persone che erano sedute lì davanti. Dopo di che, procedendo lungo la via, sono entrati al numero 17, dove hanno aggredito e derubato due giovani. La gente che era di fianco ha provato a fermarli, ma erano infuriati e a vedere il loro sguardo si intuiva che erano sotto effetto di stupefacenti".

Un ragazzo di vent’anni, rapinato del portafogli (poi ritrovato vuoto qualche metro più avanti), è stato soccorso da un’ambulanza e trasportato in ospedale in codice verde per alcune contusioni. La banda non si è fermata, anzi ha continuato imperterrita a fare irruzione in tutti i pub aperti a quell’ora. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri del Radiomobile, che si sono subito messi sulle tracce della gang: "Li hanno cercati nelle traverse vicine – aggiunge Olga – ma non sono riusciti a prenderli". Nel frattempo, altre segnalazioni arrivavano alle forze dell’ordine. Tutte identiche. "Era incredibile: continuavo a incontrare ragazzi che raccontavano di essere stati picchiati senza motivo, gente che teneva sulla guancia un fazzoletto con del ghiaccio all’interno". A un certo punto, però, gli avventori dei locali si sono messi in gruppo per provare a frenarne l’impeto; e solo allora i ragazzi hanno capito che forse era meglio cambiare aria. Dal canto loro, i militari confermano la ricostruzione della serata: le indagini sono tuttora in corso per individuare i componenti della violenta banda.

Secondo alcuni testimoni – la versione è da verificare – i balordi si sarebbero allontanati a bordo di un motorino e forse di una macchina in via Meda. Indicazioni utili potrebbero arrivare anche dall’analisi dei filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona attorno ai Navigli.

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