Terrorismo e procedura di estradizione Ecco come funziona la legge

Attesa dalla Tunisia la richiesta per Abdel Majid Touil. Il nodo pena di morte

Abdel Majid Touil

Abdel Majid Touil

Milano, 22 magggio 2015 . - Sono attese dalla Tunisia nei prossimi giorni le 'carte' che dovrebbero provare il coinvolgimento di Abdel Majid Touil nella strage al museo Bardo di Tunisi dove persero la vita anche 4 italiani.

La legge prevede che dal momento della convalida dell'arresto avvenuta mercoledì scorso, la Tunisia abbia 40 giorni di tempo per mandare al Ministero della Giustizia italiano la documentazione completa su Touil. Una 'svolta' cruciale in una vicenda fino a questo momento vissuta solo di passi formali: l'arresto 'obbligato' da parte dell'Italia del giovane in esecuzione di una mandato internazionale e l'udienza di oggi servita a identificarlo e a porlo dinnanzi al quesito, con risposta negativa ovvia,

Quando il Ministero della Giustizia riceverà gli allegati alla richiesta di estradizione, entrerà in gioco la Procura Generale che, entro tre mesi, dovrà presentare ai giudici della quinta Corte d'Appello la requisitoria scritta. Questo atto sarà' notificato a Touil, al suo legale e all'eventuale rappresentante che la Tunisia deciderà di nominare, dopodiché' la Corte d'Appello fisserà' la data per l'udienza in cui si entrerà nel 'cuore' della richiesta di estradizione.

Nel frattempo, il legale Silvia Fiorentino potrebbe chiedere la scarcerazione del suo assistito sempre alla Corte d'Appello. La Corte deciderà con sentenza se accoglierla o meno dopo aver assunto le informazioni e disposto gli accertamenti ritenuti necessari e dopo aver sentito il pubblico ministero, il difensore ed eventualmente Touil e il rappresentante dello Stato tunisino. Se la sentenza dovesse essergli sfavorevole, Touil potrà ricorrere in Cassazione. L'ultima parola spetterà comunque alla politica. Entro 45 giorni dalla ricezione dalla scadenza del termine per l'impugnazione davanti alla Suprema Corte, il Ministero della Giustizia dovrà' dare l'ok definitivo oppure negare l'estradizione. Sullo sfondo resta il 'nodo' della pena di morte: se la Tunisia non dovesse assicurare che non verrebbe applicata a Touil, il giovane marocchino resterà in Italia. Infine, cè' l'incognita dell'eventuale supremazia della giurisdizione italiana su quella tunisina per la presenza di 4 vittime del nostro Paese. Supremazia che scatterebbe in caso di gravi elementi indiziari raccolti dalle Procure di Roma e Milano.

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