Palazzo Reale, Takashi Murakami racconta con una mostra il dramma di Fukushima

La sala delle Cariatidi di Palazzo Reale ospita dal 24 luglio al 7 settembre le opere del celebre artista contemporaneo. Per la priam volta in uno spazio pubblico in Italia

Murakami

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Milano, 23 luglio 2014 - Il disastro provocato dal terremoto e dallo tsunami di Fukushima del 2011 è al centro delle opere che il celebre artista contemporaneo giapponese, Takashi Murakami, porta a Milano nella mostra 'Il ciclo di Arhat'. La sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano, che Murakami ha scelto personalmente per esporre la sua arte, ospiterà dal 24 luglio al 7 settembre le opere dell'artista giapponese, per la prima volta esposte in uno spazio pubblico in Italia.

La mostra è organizzata dal Comune di Milano insieme a Palazzo Reale ed è stata curata da Francesco Bonami. Cuore del percorso espositivo i tre Arhat, dipinti di grande formato tra i 5 e i 10 metri di lunghezza pensati in risposta all'ultimo terremoto che ha colpito il Giappone. L'Arhat e' un monaco al servizio di Buddha e le tele narrano proprio le loro vicende e il confronto con il declino e la morte immersi in un paesaggio psichedelico.

Altra opera di grandi dimensioni è la scultura Oval Buddha silver che accoglie i visitatori all'ingresso con i suoi riflessi argentei. Infine una selezione di autoritratti dell'artista che raccontano la continua ricerca condotta sulla propria immagine. Queste opere "sono state realizzate in un momento di ansia dovuta al terremoto del 2011 - ha raccontato l'artista nel corso della presentazione - quindi sono opere che io definisco sincere. La popolazione giapponese e' tornata a protestare per la prima volta dopo la fine della guerra perche' viveva in grande ansia per le radiazioni mentre il governo diceva che tutto andava bene". Milano ospitera' anche l'anteprima italiana del primo lungometraggio di Murakami, Jellyfish Eyes, realizzato negli ultimi dieci anni e che sarà proiettato il 23 e il 24 luglio alle 20 all'Apollo spazioCinema.

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