Martedì 23 Aprile 2024

Moschee a Milano, la strage di Charlie Hebdo riaccende polemiche su bando luoghi di culto

Mascaretti (FI): "Non possiamo esporre i cittadini milanesi a enormi rischi". Perplessità sul bando anche dal Caim. Majorino va avanti: "Non abbiamo alcuna intenzione di ritirarlo"

Musulmani in preghiera (Newpress)

Musulmani in preghiera (Newpress)

Milano, 7 gennaio 2014 - L'attacco armato a Parigi contro la redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo riaccende le polemiche sul bando per i luoghi di culto della giunta comunale di MilanoUn bando che ha attirato le critiche dello stesso Caim, il coordinamento di 25 associazioni islamiche di Milano. Se per Riccardo De Corato (FdI), l'attacco deve essere un "monito", il consigliere di Forza Italia Andrea Mascaretti insiste "non possiamo esporre i cittadini milanesi a enormi rischi". "Faccio appello al ministro Alfano, perché impedisca di aprire delle moschee, ora a Milano -aggiunge - senza poter garantire una adeguata vigilanza e un sufficiente presidio del territorio». Per Matteo Forte, consigliere del Polo dei milanesi, "si devono dare ai cittadini il massimo delle garanzie che, al momento, la Giunta e il bando non sono in grado di offrire". 

"Mentre a Parigi avviene una strage nel nome di Allah, a Milano le associazioni non si accontentano del braccio teso da Pisapia preoccupandosi incredibilmente di dover rispettare i criteri del Ministero dell'Interno per avere una moschea. Appoggiamo la richiesta di ritiro del bando ma il Sindaco si decida a mettere una pietra sopra a questa idea pazzesca - interviene il Capogruppo della Lega Nord a Palazzo Marino Alessandro Morelli -. Quanto avvenuto a Parigi è ciò che potrebbe accadere a Milano tra qualche anno e la responsabilità politica sarà solo di Pisapia e Majorino che, nel tentativo di fidelizzare la comunità islamica, rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza dei milanesi. Quanti fatti dovremo vedere prima di deciderci tutti a dire che il Comune di Milano non deve trattare con associazioni che non hanno alcun diritto di autonominarsi rappresentanti di intere comunità?" 

LE PERPLESSITA' DEL CAIM - Il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano, Monza e Brianza (Caim) questa mattina ha espresso le perplessità di una parte della comunità islamica suscitate dal recente bando del Comune di Milano per l'assegnazione di aree per la realizzazione di luoghi di culto, indetto a fine dicembre scorso. Il Coordinamento associazioni islamiche di Milano e Monza e Brianza è pronto a ricorrere al Tar. L'assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, ha infatti ribadito che l'amministrazione non intende affatto ritirare il bando come chiede il Coordinamento. "Esso non introduce nessun tipo di discriminazione. Basta leggerlo. Fa semplicemente riferimento ad alcuni aspetti che possono attribuire 'premialità' in modo non vincolante per chi presenta i progetti. Tutto qui" ha scritto l'assessore.

Il punto più contestato dal Caim, quello introdotto a seguito di un emendamento approvato dal Consiglio Comunale, "esplicita semplicemente che una strada, non certo l'unica, per acquisire valore nella presentazione del progetto riguarda l'aver partecipato al percorso di dialogo con le istituzioni nazionali cui diede vita il Governo Prodi. Non si tratta di un vincolo, ma solo di una possibilità che oggi viene esplicitata. Non capisco in nome di quale strano ragionamento dovremmo considerare come fattore premiale avere rapporti con Istituzioni nazionali di altri Paesi, come può accadere attraverso il Bando, e non averceli con le Istituzioni italiane. Noi continuiamo sulla nostra linea è cioè di lavorare affinché il diritto di culto sia garantito nel nome dei principi di legalità ha proseguito l'assessore".

La cartina per il presidio di solidarietà organizzato davanti al consolato di Francia a Milano

SOLIDARIETA' AL CONSOLATO FRANCESCE - Alle 18 il Coordinatore Cittadino Giulio Gallera, il capogruppo di Forza Italia del Comune di Milano Pietro Tatarella e i Consiglieri Comunali Fabrizio De Pasquale e Andrea Mascaretti incontreranno il Console francese “per portargli il proprio cordoglio per il brutale attacco che ha colpito gli uffici del giornale Charlie Hebdo a Parigi”. La delegazione esprimerà la vicinanza anche del Coordinatore regionale FI Mariastella Gelmini. “Quello che è successo oggi a Parigi è gravissimo - dichiara Gallera -, rappresenta un duro attentato alla libertà d’espressione e mina i principi che sono alla base di ogni convivenza civile. Forza Italia, oltre a voler esprimere solidarietà alla Francia, vuole esternare un primo gesto simbolico (a cui seguiranno altre iniziative in città) a difesa della libertà di pensiero, valore fondamentale per ogni democrazia. L’Europa e le istituzioni che la rappresentano, si sono mostrate compatte nel condannare questo gesto vile e insensato. Ci aspettiamo ora un gesto di ferma condanna anche da parte di tutto il mondo islamico, sia dalle autorità politiche sia da quelle religiose”.

Anche il Pd milanese ha scelto il consolato francese di via Moscova per manifestare la propria solidarietà al popolo francese per la strage di Parigi nella redazione del settimanale Charlie Hebdo. I democratici si sono dati appuntamento alle 18.30. "Saremo davanti al consolato francese - afferma Pietro Bussolati, segretario metropolitano - per dire no al terrorismo, ai raid come quello avvenuto oggi a Charlie Hebdo e anche perché non si strumentalizzi, come sta avvenendo, la strage di Parigi per fini politici di 'bassa lega' che sono la cifra di un modo inaccettabile di fare politica e di cercare consenso speculando anche sugli attentanti".

 

"SGOMENTO" DEGLI ISLAMICI MILANESI -  Il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e Monza e Brianza, il Caim, fa sapere di apprendere "con sgomento del criminale attacco" alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo a Parigi. "Le grida con cui gli assassini hanno voluto caratterizzare e 'firmare' la loro aberrante impresa - prosegue il Caim in una nota - non è altro che blasfemia e forse depistaggio e, chiunque abbia la responsabilità atroce di questo attentato, sappia che ci troverà fermi e coesi nella difesa della legalità, della sicurezza della coesistenza tra genti di diversa cultura e religione, ma uniti nel comune interesse della pace. Il Caim esprime tutto il suo dolore per le 12 vittime e per i feriti che stanno lottando contro la morte e invita i musulmani e le musulmane di Milano a testimoniare il loro sdegno recandosi, oggi alle 18.30 al Consolato generale di Francia, in via Moscova".