Tragedia in gita scolastica, precipita dal quinto piano dell'hotel e muore: un livido che non convince

La fine tragica di Domenico non ha nulla di normale, un volo dal quinto piano di un albergo milanese di periferia, lui partito con la classe da Padova per un week-end in allegria. E invece è finita così, con uno schianto tra piano e marciapiede di Mario Consani FOTO - Tragedia in hotel a Bruzzano / La vittima è Domenico Maurantonio

L'hotel Da Vinci dove precipitando è morto Domenico Maurantonio

L'hotel Da Vinci dove precipitando è morto Domenico Maurantonio

Milano, 10 maggio 2015 - Sul profilo Facebook Domenico è sorridente in foto, ora con un bicchiere in mano, ora abbracciato alla sua fidanzata. Occhiali, un po’ di barba, in un flash ha un pappagallo appollaiato sulla spalla. Un ragazzo normale di quinta liceo, in gita per l’Expo a due mesi dalla maturità. È la sua fine tragica che non ha nulla di normale, un volo dal quinto piano di un albergo milanese di periferia, lui partito con la classe da Padova per un week-end in allegria. E invece è finita così, con uno schianto tra piano e marciapiede di questo albergone 4 stelle che è il «Da Vinci» di via Senigallia 6, alla Comasina, un passo da Bruzzano, cintura nord della città. Ha riaperto i battenti da poco, questo hotel che qualche fantasioso proprietario ha voluto ridipinto di un colore a metà tra il lilla e il viola. Cosa sia successo esattamente al quinto piano, da dove è precipitato Domenico, ancora in serata non era chiaro. La versione ufficiale trapelata in mattinata dagli investigatori della Squadra mobile, era quella di un incidente, forse un malore che avrebbe spinto lo studente oltre la finestra. Ma la lunga serie di testimoninze raccolte tra i suoi compagni di classe e le lunghe deposizioni in questura di un insegnante e dei ragazzi che dormivano in stanza con lui - e che hanno dato l’allarme ieri mattina non vedendolo nel letto - lasciano immaginare una storia probabilmente diversa. Sembra proprio da escludere l’ipotesi del suicidio: nessun messaggio, nessun motivo apparente, nessuna fragilità conosciuta. Quanto alla pura casualità, non si riesce a capire come un ragazzo sveglio come Domenico possa essere precipitato da una finestra o da un balconcino (neppure su questo ci è certezza) se non in preda ai fumi dell’alcol o di droghe, che però, compagni, amici e preside dell’istituto padovano sembrano escludere con certezza. E poi ci sono dei lividi su un braccio del cadavere, visti dal medico legale, che potrebbero far pensare ad una presa da parte di qualcuno, forse nel tentativo di evitare la caduta. La giornata dentro l’hotel è scivolata via tristissima per i ragazzi dello scientifico Nievo, tra lo choc per la morte del loro compagno, le interminabili telefonate con i propri familiari, le attese per le deposizioni e rilievi della scientifica. Poco dopo l’una dal grande piazzale dell’albergo, tra i giardini con qualche palma e la security impegnata a tener lontani fotografi e curiosi, è uscito il furgoncino grigio che ha accompagnato la salma del ragazzo all’obitorio, dove forse già oggi sarà effettuata l’autopsia ordinata dal pm Claudio Gittardi.

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