Corpo carbonizzato trovato a Novate: forse un filippino punito per uno sgarro

Investigatori cauti, l’autopsia potrà dare delle certezze di Mario Consani e Anna Giorgi

I rilievi in via Trento e Trieste dove è stato scoperto il cadavere carbonizzato (Newpress)

I rilievi in via Trento e Trieste dove è stato scoperto il cadavere carbonizzato (Newpress)

Novate Milanese, 29 gennaio 2015 - Uno straniero, di corporatura molto piccola, forse un filippino, dall’età apparente di trent’anni circa, con un chiodo inserito nella testa del femore, schedato per furto. Il fuoco ha compromesso buona parte del cadavere trovato lunedì, alle 18 circa, in fondo a via Trento e Trieste, certezze quindi ce ne sono poche, anche perché un’autopsia più approfondita verrà effettuata soltanto stamattina. Però ci sono i risultati di un primo esame, prelievi sui tessuti, sull’impronta della mano destra, un brandello di polpastrello che però avrebbe permesso di dare già una identità provvisoria al cadavere. Le indagini sono troppo complesse per sbilanciarsi ora, dicono i carabinieri del nucleo investigativo, è prematuro perché ci sono molte variabili sull’identità, possibili alias. Solo compatibilità quindi per gli investigatori, che restano cauti. Per ora le ipotesi investigative sulla morte dell’uomo sono più di una. Basso livello di criminalità.

Piccolo cabotaggio, questo sembrerebbe ormai certo, un regolamento di conti, punizione per uno sgarro. L’autopsia di stamattina chiarirà anche l’ipotesi precisa della morte, cioè se l’uomo è stato prima strangolato oppure se è stato bruciato ancora vivo. Gli inquirenti, lette le prime relazioni di medici, propenderebbero per l’ipotesi dello strangolamento avvenuto in un altro luogo, poi il cadavere sarebbe stato scaricato nella via ai confini con Quarto Oggiaro solo in un secondo momento. Per questo saranno determinanti le immagini delle telecamere che gli investigatori stanno visionando e che comprendono un lasso di tempo che parte da domenica.

Così come è importante sapere se ci sono state denunce di scomparsa arrivate ai commissariati di zona o ai carabinieri. Per ora al commissariato di Quarto Oggiaro non risultano filippini scomparsi. Qualcosa di più preciso si saprà stamattina, se fosse confermata l’identità compatibile con quella del filippino, verrebbe esclusa l’ipotesi di un’azione della criminalità organizzata e si propenderebbe per un altro, molto più basso, ambito criminale. Professionisti che decidono di far sparire un corpo sarebbero stati attenti a bruciare il cadavere in modo tale da renderlo del tutto non identificabile, secondo fonti della procura. Del corpo, invece, si è salvata dalle fiamme una parte della mano e ci sarebbero anche altri elementi utili a chi si occupa del caso. Il cadavere sarebbe stato identificato anche attraverso una parte dell’arcata dentaria superiore. Paolo Filippini è il pm che coordina le indagini del nucleo investigativo di Monza.

di Mario Consani e Anna Giorgi