Vincere il tumore al seno: Fondazione Veronesi e Lines alleate con le donne

Si tratta del progetto Pink is Good, nato con l'obiettivo di finanziare borse di ricerca per giovani medici e scienziati e per sensibilizzare l'opinione pubblica femminile e promuovere la prevenzione. Il Direttore Generale di Fater s.p.a. Piero Tansella spiega i contenuti dell'iniziativa di Marion Guglielmetti

Pink is Good

Pink is Good

Milano,  28 marzo 2015 - Insieme per vincere. Così, la Fondazione Umberto Veronesi e Lines si sono alleate per contribuire a combattere il tumore al seno e migliorare la vita di moltissime donne italiane. Sono infatti oltre  48mila le donne che ogni anno sono colpite da questa patologia nel nostro Paese.  Partecipando al progetto Pink is Good promosso dalla Fondazione Umberto Veronesi, Lines si  schiera accanto a tutte le donne italiane, in special modo a quelle che combattono ogni giorno  contro la propria malattia. Il progetto è nato con l’obiettivo di finanziare borse di ricerca per giovani  medici e scienziati specializzati nel tumore al seno, per sensibilizzare l’opinione pubblica femminile  e promuovere la prevenzione, indispensabile per individuare la malattia nelle primissime fasi.  Al Direttore Generale di Fater S.p.a. Piero Tansella (nella foto in basso a destra) abbiamo chiesto contenuti e obiettivi del progetto.

 

Il direttore di Fater Piero TansellaIn cosa consiste l'iniziativa ? "L'iniziativa che Lines ha attivato insieme a Fondazione Veronesi nell'ambito del Progetto Pink is Good è nata  dalla responsabilità che il marchio ha, come leader di mercato, nei confronti delle donne. Infatti Lines pone da sempre molta attenzione alle loro esigenze e al loro benessere. E stavolta ha voluto fare le cose ancora più in grande con un'azienda che è punto di riferimento nel campo della ricerca scientifica e della prevenzione dei tumori". 

Qual'è lo scopo della partnership?  "Una partenership tesa a due cose: da un lato desidera offrire un contributo alla ricerca attraverso la donazione di minuti; da un altro desidera coinvolgere direttamente le donne attraverso informazioni che hanno l'obiettivo di sensibilizzarle sul tema e accrescere la loro attenzione verso la prevenzione. Il tumore al seno purtroppo è molto diffuso ed è fondamentale riuscire ad individuarlo nelle primissime fasi. Oggi, grazie alla ricerca, guarisce oltre il 90% delle donne nella fase iniziale della malattia".

In che modo Lines donerà minuti alla ricerca? "Abbiamo scelto un meccanismo semplice, immediato e soprattutto visibile a tutti. Si, perché il nostro mezzo di comunicazione principale si trova nei punti vendita e quindi sotto gli occhi di qualsiasi consumatrice. A far conoscere l'iniziativa è un'etichetta presente sulle confezioni dei prodotti Lines. Qui viene spiegato che connettendosi a internet ed inserendo uno specifico codice si potranno donare minuti alla ricerca".

Quindi nessuna spesa in più? "Esattamente. La consumatrice, inserendo sul sito internet Lines.it il codice univoco contenuto all'interno della confezione acquistata, permetterà di donare: 2 minuti di ricerca per ogni pacco di 'Lines è', 2 minuti di ricerca per ogni pacco doppio di 'Lines Seta Ultra' e di 'Lines Petalo Blu'; un minuto di ricerca per ogni pacco standard di 'Lines Seta Ultra' e di 'Lines Petalo Blu'. I minuti virtuali donati dalle donne attraverso l'acquisto delle confezioni Lines si tradurranno in contributo economico concreto per finanziare borse di studio per i ricercatori della Fondazione Veronesi impegnati nello studio del tumore al seno".

Lines Pink is GoodBasta davvero un clic... "Si tratta di una modalità che mette insieme due obiettivi: stimola l'attenzione sul tema e consente a tutte le donne di essere d'aiuto alla ricerca. Importante ci sia compartecipazione e grazie ad internet è possibile. Le donne diventano motore attivo dell'iniziativa". 

Quanto bisogno c'è di aumentare la ricerca? "Non ce n'è mai abbastanza. E poi, le condizioni della Sanità pubblica in Italia non sono floride, quindi le attività che nascondo dai privati offrono un contributo importante. Aziende trend fungono così da catalizzatori per attivare processi di coinvolgimento virtuosi con il fine di raggiungere obiettivi utili in specifici ambiti. Noi siamo umili produttori che teniamo ai nostri consumatori, ma grazie alla Fondazione Veronesi abbiamo avuto la possibilità di conoscere da vicino un modo straordinario che cresce ogni giorno ma che ha bisogno dell'aiuto di tutti".

E Fater non si tira indietro "In Italia la ricerca come macrocontesto è sottoutilizzata in confronto ad altri paesi. Ma noi ci crediamo ed è diventata un po' il nostro filone elettivo. Importante è riuscire a creare partnership tra pubblico e privato. Oltre a questo progetto attivato con Lines, ogni anno organizziamo insieme alla società Fameccanica.Data un mercatino di beneficenza con nostri prodotti e con altri beni di largo consumo. Il ricavato di quest'anno, quasi 300mila euro, è stato interamente donato a Telethon per la ricerca sulle malattie genetiche rare". 

Quanto serve fare prevenzione? "È fondamentale. Se oggi il tumore al seno viene diagnosticato nella fase iniziale, c'è il 90 per cento di possibilità di debellarlo. Per questo è necessario informarsi al meglio e fare controlli periodici. Il caso di Angelina Jolie ( l'attrice si è sottoposta a doppia mastectomia e laparscopia per togliere le ovaie e le tube di Fallopio in modo da ridurre il rischio di tumore ndr) può sembrare estremo, ma evidenzia quanto sia importante la prevenzione".

Quindi Lines cerca di fare la sua parte "La Sanità in Italia, purtroppo , lavora a macchia di leopardo. Ci sono regioni in cui certe attività mediche sono più sviluppate e all'avanguardia rispetto ad altre. Ma non per questo il nostro progetto pensa di sostituirsi alla Sanità. Noi desideriamo solo dare uno stimolo concreto alle consumatrici perché la prima responsabilità è della persona stessa. E poi Lines è un prodotto di donne e per le donne e ci sentiamo responsabili a pieno di tutto quello che riguarda il loro benessere sanitario".

Il progetto è partito l'8 Marzo, come sta andando? "Il contatore di minuti sul sito internet di Lines è costantemente aggiornato. Sono passate ancora poche settimane, ma l'inizio sembra buono. Ovviamente speriamo di raggiungere un buon risultato. La campagna abbraccerà tutta la primavera e i primi giorni dell'estate perché si concluderà il 30 giugno e ci auguriamo che sempre più donne ci conoscano e trovino un momento da dedicarci".

Grazie a internet e ai social network è più semplice partecipare ad iniziative di questo tipo "Internet ormai è ovunque. Ma credo sia necessario creare interazione. Una cosa è guardare e leggere, un'altra è coinvolgere un utente e farlo sentire parte integrante di un progetto. Poi ovviamente i social sono fondamentali per il passaparola". 

Quanto sono importanti questi progetti per un marchio? "Probabilmente possiamo riscontrare un ritorno economico nel lungo periodo. Ma non è questo il nostro primo obiettivo. Con Lines, ad esempio, desideriamo offrire prodotti di qualità, sicuri e con standard corretti. Cerchiamo di fare la cosa giusta ogni giorno, nel nostro lavoro. E speriamo di riuscirci. Poi, se diamo anche una mano ad altri settori è un motivo in più per essere soddisfatti".

Idee per il futuro?  "Tantissime. L'importante per noi è che siano iniziative grandi. Non ci piacciono le piccole cose, seppure con obiettivi positivi, che non hanno impatto. Per noi la visibilità è molto importante. Stavolta abbiamo scelto di collaborare con Fondazione Veronesi, leader nel suo campo e con la quale eravamo in contatto da alcuni mesi. Ne è nata una partnership fantastica, perché  siamo persone con uno stesso importante obiettivo: la salute e il benessere delle persone". 

di Marion Guglielmetti