Milano Produttiva, un Premio alla città che cresce. Maroni: "La Lombardia sostiene chi lavora"

Il presidente della Regione tocca temi di carattere economico ma parla anche di immigrazione: "Scriverò ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare qui nuovi clandestini, poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli perché non devono stare. Ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse". E lancia un sondaggio su Twitter

Roberto Maroni

Roberto Maroni

Milano, 7 giugno 2015 - Oggi la Camera di Commercio premia 150 imprenditori e 150 lavoratori alla Scala, luogo simbolo di Milano. C’è un nuovo significato del Premio Milano Produttiva, che nel 2015 diventa uno dei più rilevanti appuntamenti fuori Expo. "Milano è una città rinnovata, non solo nelle strade, nei palazzi e nei monumenti – sottolinea Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – ma soprattutto per aver ritrovato un nuovo spirito imprenditoriale e creativo, : "

"IMPORTANTE CONFRONTO CON CORPI INTERMEDI" - "Stamattina sto partecipando alla consegna dei premi ' Milano produttiva', un premio organizzato dalla Camera di Commercio di Milano. E sono particolarmente felice di essere qui, perché la Regione Lombardia sostiene da sempre chi produce e chi lavora. Abbiamo messo in campo tante iniziative a riguardo, e tante altre ne faremo, ma sempre con il confronto con i corpi sociali, con i corpi intermedi che in Lombardia rappresentano una ricchezza perché mi aiutano a non sbagliare e a decidere, corpi intermedi che qualcuno a Roma vorrebbe cancellare, ma io sono d'accordo perché chi rappresenta chi lavora o le persone in difficoltà merita ascolto dalle istituzioni, noi abbiamo l'obbligo di ascoltare anche se poi tocca a noi decidere".

"AIUTO CONCRETO ANGELI ANTI-BUROCRAZIA" - E ancora: "Contro i costi e i tempi della burocrazia siamo intervenuti e per questo abbiamo avviato da gennaio la sperimentazione in tutte le province degli 'Angeli anti burocrazia', 30 giovani laureati lombardi che hanno il compito di andare in fabbrica dall'imprenditore, ascoltare quali sono i suoi problemi con la pubblica amministrazione e risolvergli. A luglio faremo una verifica e se questa sperimentazione funziona la potenzieremo, perché rappresenta un aiuto concreto alle imprese".  Maroni spiega:

"BENE IL NOSTRO MODELLO GESTIONE COSTI" -  "Qui in Regione Lombardia abbiamo il costo più basso di spese per il personale regionale per abitante, appena 18 euro contro gli 89 della media nazionale. I dipendenti pubblici qui sono 41 per mille abitanti contro i 53 della media nazionale. Le spese per consulenze qui sono un quinto rispetto alla media nazionale". "A livello nazionale - continua il governatore lombardo - la pubblica amministrazione paga i proprio fornitori in oltre 180 giorni, e infatti ha ricevuto l'apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione UE, mentre qui in Lombardia paghiamo in 30 giorni nella sanità e in 24 giorni negli altri settori. Se tutte le Regioni italiane avessero questi standard, secondo uno studio effettuato dalla ConfCommercio, avremmo un risparmio ogni anno di 30 miliardi di euro. Per cui basterebbe applicare il modello lombardo nella gestione dei costi".

"VORREMMO STESSO TRATAMENTO EMILIA E VENETO" - Maroni sottolinea: "La Regione Lombardia è quella che contribuisce di più con le sue tasse e quella che dallo Stato riceve di meno, su 100 euro che la Lombardia paga un tasse ne riceve indietro 68, l'obiettivo è arrivare ad avere lo statuto della Sicilia e arrivare ad avere indietro tutti i 100 euro, trattenerli qui tutti, ma intanto ci basterebbe avere lo stesso trattamento di Emilia Romagna e Veneto che ricevono indietro 75 euro, il che significherebbe avere 12 miliardi in più per sostenere le imprese e i lavoratori. Questo è quello che ho chiesto al Governo".

"NO A TRASFERIMENTI COMUNI CHE ACCOLOGONO MIGRANTI"- Interpellato sulla situazione migranti, Maroni spiega: "È un fatto gravissimo, io domani scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini, poi anche ai sindaci dicendo loro di rifiutarsi di prenderli perché non devono stare. Ai sindaci che dovessero accoglierli ridurremo i trasferimenti regionali come disincentivo alla gestione delle risorse". E aggiunge: "Non devono farlo, poi chi lo fa violando la legge, violando le disposizioni che io ho dato, subirà questa conseguenza".  Il governatore lombardo dice di voler "incontrare Zaia e Toti nei prossimi giorni per prendere iniziative comuni". Poi, lancia un sondaggio su Twitter: tre domande per sondare l'opinione dei cittadini sulla gestione dell'emergenza immigrazione. Il presidente della Regione Lombardia chiede se i lombardi sono d'accordo sul fatto che: "I sindaci devono rifiutarsi di accogliere gli immigrati clandestini mandati da Roma"; "Domani invio lettera ai Prefetti lombardi diffidandoli dal mandare immigrati clandestini in giro per la Lombardia"; "I sindaci lombardi devono rifiutarsi di accogliere clandestini mandati da Roma. Se li prendono taglio contributi regionali". 

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