Silva-Calha, è un Milan alla viennese

Tornano titolari le due star dell’Europa League: fuori Kalinic. Montella: "La concorrenza fa bene"

André Silva (Ansa)

André Silva (Ansa)

Milano, 20 settembre 2017 - Silva fa tre gol in Europa League e finisce in panchina. Kalinic ne fa altrettanti (uno annullato dal Var) in campionato e fa la stessa fine, dritto in panchina. Non c’è nessun disegno masochistico di Montella ma un modo di tenere tutti sulla corda: oltre le logiche del turnover, una sana e robusta competizione tra pari ruolo. «In qualsiasi squadra la competitività interna è fondamentale, prima la accettano meglio per loro e per l’allenatore». Ma Montella gioca la carta André Silva - escluso con l’Udinese anche dal cambio offensivo, inserito Cutrone - caricandolo di responsabilità e consigli: «Deve essere più cinico e rabbioso, pensare più al gol: in questo deve crescere, deve Inzaghizzarsi». Neologismo che contiene un paragone importante, forse opprimente.

E contro la Spal il portoghese, che mai ha giocato titolare in A, è chiamato a una risposta agguerrita: meno bello, più efficace. Eppure a guardare le statistiche il fiuto del gol non sembra mancargli: sei presenze, cinque gol, ovvero uno ogni 68’ giocati. Si è visto di peggio. «Silva era coinvolto anche domenica e ha sentito la vittoria come se avesse giocato. Contro la Spal gioca sicuro». Al fianco di Suso, fresco di rinnovo solo da annunciare: «È un giocatore importantissimo, adesso sarà più sereno. Ha grandissimo talento, si abituerà anche a giocare partendo dieci metri più dentro il campo». In quella posizione risplenderebbe un Dybala ma ovviamente gioca altrove. Eppure Montella ammette di rivedersi nel bianconero: «Lo conosco da quando giocava in Argentina e io ero a Catania. Lo Monaco mi disse che c’era un giocatore in Sudamerica identico a me per caratteristiche.

Era Paulo: ma il Palermo ce lo soffiò a cifre alttissime». Cifre importanti spese anche dalla nuova società, con Bonucci acquisto più caro ma, finora, piuttosto opaco: «Il suo trasferimento ha fatto molto effetto, sono aumentate le sue responsabilità ma l’esperienza e la solidità in difesa dipendono anche da lui. Escludendo la partita con la Lazio non ho mai trovato una prestazione difensiva insufficiente. Non sono preoccupato se subiamo gol da quattro gare consecutive, basta farne uno in più». E il cerchio così si chiude su Silva. A lui Montella chiede di stanare la Spal dell’amico Semplici. 

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