Milan in Europa League: lampi di Silva, missione compiuta

Il Diavolo regola i macedoni con le doppiette del funambolico portoghese e di Montolivo. Borini e Antonelli arrotondano il risultato

Esultanza dopo il gol di Montolivo

Esultanza dopo il gol di Montolivo

Milano, 18 agosto 2017 - Il Club delle prime volte si raduna a San Siro, 6-0 il roboante finale. Primo compleanno, complessivamente il numero 53, da amministratore delegato del Milan per Marco Fassone - che premia la figlia del compianto Roberto Rosato -; prima a San Siro da capitano per Bonucci - accolto da boati impressionanti -; primo gol ufficiale per André Silva - che ci prende gusto e ne piazza giusto un paio, colpendo anche un palo - e per Borini - applaudito dal suo estimatore Mirabelli in tribuna -; prima rete dopo 1222 giorni per Montolivo, a cui non basta e ne fa pure un secondo - senza più fascia e forse sgravato psicologicamente di un fardello. E si aggiunge al festival anche Antonelli, tolto dal mercato.

La gara con lo Shkendija, 40mila spettatori con un improvviso fremito nelle vendite dei biglietti (14mila nelle ultime 24 ore), è davvero una passeggiata di salute che trasforma in una semplice formalità il ritorno in Macedonia tra sette giorni. Una situazione invidiabile per Montella che potrà varare un ampio turnover dopo la gara di domenica a Crotone e prima dell’esordio casalingo in campionato con il Cagliari, cercando un filotto di successi per aprire al meglio la stagione. Più che un playoff di Europa League, la partita si trasforma ben presto in un’amichevole. Ma non quelle blasonate, internazionali, per far felici gli sponsor; una semplice partitella del giovedì come si usava un tempo contro le squadre dell’allora Interregionale, per preparare gli impegni del campionato, per affinare gli schemi. E proprio così è andata. Troppo forte il Milan per i macedoni; troppo entusiasmo trasmesso da San Siro perché gli avversari siano una minaccia reale. Capitolano dopo 13’, trafitti da un bel piattone di André Silva, e non si riprendono più, soprattutto emozionalmente. Scossi dalla qualità del Milan, intimiditi da quel mostodontico tempio che è San Siro. Stadio tornato a sognare, quindi a spingere e quindi a fare paura.

Ma tra tutte le note liete della gara quella che emerge con maggiore veemenza è la risposta di André Silva al debutto a San Siro. Il carattere evidentemente non gli manca anche se vanno aspettati avversari di caratura differente per trarre conclusioni. Le doti ci sono: sa muoversi, sa farsi valere fisicamente - la sua doppietta è violenza fisica su Cuculi -, sa vedere la porta. Aspettando il tanto atteso Kalinic che gioco forza gli ruberà minuti in campo e gol nel tabellino, una bella iniezione di fiducia per la crescita di un attaccante di 21 anni, pagato già 38 milioni di euro. Una cifra importante che non lo spaventa. Lo applaude Fassone dalla tribuna. Un gesto di intesa che vale una bella ventata di autostima.

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