Milan, Lapadula: lo "scugnizzo" con il carattere da duro

Più che con i gol ha conquistato i tifosi col suo atteggiamento

Gianluca Lapadula (Olycom)

Gianluca Lapadula (Olycom)

Milano, 21 gennaio 2017 - Napoli e il Napoli hanno cercato di sedurlo fino all’ultimo. Del resto, con quella faccia da scugnizzo furbacchione uno come Gianluca Lapadula ci avrebbe messo pochissimo ad entrare nel cuore dei tifosi partenopei, sull’orlo della disperazione per aver perso tale Gonzalo Higuain, convinto a suon di milioni dalla Juventus. Ma il matrimonio fra l’ex bomber del Pescara non si è mai consumato, per la fermezza con cui il Milan all’inizio dello scorso giugno si presentò dal club abruzzese con un gruzzolo di 9 milioni. Da allora nella testa dell’attaccante è entrato solo il Milan,per il quale ha sofferto, lottato, aspettato, combattuto. Quasi tre mesi in naftalina, anche per colpa di un infortunio. Poi l’esplosione, complice la “frenata“ di Carlos Bacca. Quattro gol (tutti decisivi) non saranno magari tanti, ma è il modo con cui scende in campo e si approccia alle gare che ha fatto di lui un beniamino dei tifosi. Gli stessi che gli hanno perdonato il grossolano errore in Coppa Italia, quando è riuscito a centare in pieno un avversario a pochi metri dalla porta completamente spalancata.

Gli stessi che lo adorano vedendolo correre, lottare, sbattersi e recuperare palloni. Nell’atteggiamento ricorda Rino Gattuso, un altro che col carattere e il grande cuore ha conquistato le folle rossonere. Generoso, coraggioso, efficace.Magari non sarà un fenomeno ma a modo suo Gianluca sta dimostrando di meritare la maglia dopo un avvio di stagione complicato in cui, però, mai si è pentito della scelta fatta in estate. E mai ha fatto intendere di voler cambiare maglia. Vero, c’è stato un momento in cui tutto sembrava girargli contro ma il merito di Lapadula è stato quello di rimboccarsi le maniche anziché cercare alibi. Sul campo ha risposto con i fatti a chi lo vedeva sul mercato già a gennaio. «Ma io lascerei il Milan solo se capissi di non avere più la fiducia della società», confessò alcuni mesi fa il calciatore. Ha avuto pazienza. E il tempo, sempre galantuomo, gli ha dato ragione: i gol col Milan, la maglia da titolare, la convocazione in Nazionale. Tutto insieme, per un 2016 indimenticabile. Ed ora Lapadula non ha alcuna intenzione di fermarsi.

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