Otto italiani a partita: il Milan fatto in casa è il 'colpo' di Gattuso

Una rivoluzione filosofica e culturale che ha rilanciato le quotazioni dei rossoneri

Patrick Cutrone (Newpress)

Patrick Cutrone (Newpress)

Milano, 3 febbraio 2018 -  Gattuso non ascolterà Berlusconi per quanto riguarda le due punte e il trequartista ma sembra aver sposato in pieno il progetto tanto caro all’ex presidente dell’ItalMilan. Puntando sugli italiani infatti ha rilanciato le quotazioni del Milan: ha ritrovato le motivazioni del gruppo, rispolverato la passione ancestrale di chi conosce davvero (e non per sentito dire) il blasone del club e responsabilizzato nello spogliatoio e in campo il blocco azzurro.

Lo dicono le prestazioni (Cutrone ha svegliato l’attacco, la coppia Bonucci-Romagnoli ha messo cementato la solidità della difesa), lo dicono i dati. Da quando Gattuso ha preso possesso della panchina del Milan il numero degli italiani utilizzati è aumentato considerevolmente: nelle dodici partite allenate da Gattuso sono stati 81 gli italiani schierati da titolare (oltre a 19 usati dalla panchina), una media di 6.75 (8.33 considerando anche le sostituzioni); nelle precedenti diciannove allenate da Montella invece (non consideriamo il doppio preliminare di Europa League per via dell’assenza di Biglia, Bonucci e Kalinic dalle liste Uefa) l’utilizzo degli italiani dal primo minuto era fermo a 99 (oltre 39 presenze dalla panchina), una media di 5.21 (7.26 considerando anche le sostituzioni). Gattuso per tre volte ha messo giù la formazione con 8 italiani titolari e contro il Rijeka - nell’infausta gara che il tecnico ha ritenuto “un’umiliazione - è addirittura arrivato a chiamarne in causa (attraverso i cambi) 10: un numero che sembra aver riportato indietro le lancette dell’orologio di venti anni, quando la legge Bosman non aveva ancora aperto le frontiere; Montella invece si era fermato a sette (contro il Napoli e l’andata con il Rijeka) ma era soprattutto più abituato a schierarne appena 4 (successo con Juve, Chievo, Genoa, Roma e Spal).

Una rivoluzione filosofica e culturale. Un trend che non muterà nemmeno contro l’Udinese: domenica Gattuso pare intenzionato ad affidarsi ancora a 6 italiani, con una difesa nuovamente tutta azzurra - Donnarumma in porta, Abate, Bonucci, Romagnoli e Calabria a comporre la linea da quattro - e Bonaventura a fare la spola tra centrocampo e attacco. Tra circa un mese poi Gattuso potrà contare su Andrea Conti: il terzino bergamasco ieri per la prima volta dall’operazione al legamento crociato ha svolto la fase di riscaldamento insieme al resto dei compagni. Resta invece sul mercato Gomez: la trattativa con il Boca sembra tramontata definitivamente nonostante l’insistenza del giocatore, sul piatto c’è ancora un offerta da 7 milioni di euro (per l’80% del cartellino) da parte del Palmeiras.

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