Gattuso cerca il bis con il ritorno di Kalinic. Cutrone "scagionato"

Sfida alla Lazio: torna Immobile

Cutrone

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Carnago, 31 gennaio 2018 -  Rieccole Milan e Lazio, tre giorni dopo l'ultima battaglia senza esclusioni di colpi. Dal campionato alla Coppa Italia, da un successo che rilancia i rossoneri verso le posizioni d'altra classifica (senza ridimensionare i capitolini ancora terzi) alla semifinale di un torneo che, arrivati a questo punto, non può essere snobbato da nessuno. Luci a San Siro (nebbia permettendo) sulla semifinale d'andata della Coppa Italia, appuntamento al quale le due squadre si presentano in discreta salute e con qualche novità rispetto alla sfida di domenica (i biancocelesti recuperano Immobile che sarà schierato in coppia con Felipe Anderson).

I rossoneri, poi, in attesa di capire se la rincorsa Champions potrà permettere di sognare, hanno comunque il morale altissimo. Ieri, infatti, è stata cancellata la macchia che sembrava aver sporcato il successo di tre giorni fa contro i biancocelesti, perché non è arrivata la temuta squalifica di due giornate per Patrick Cutrone. Dopo aver rivisto le immagini del gol “sospetto“ in Milan-Lazio (tocco col gomito nel tentativo di colpire di testa sulla punizione di Calhanoglu) avvalendosi della prova tv, il Giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha deciso che «il gesto non risulta connotato da sicura volontarietà, avuto riguardo alla particolare velocità dell'azione e del movimento della palla».

Perciò Cutrone (che stasera comincerà dalla panchina, con Kalinic in rampa di lancio) è stato scagionato. Ovviamente la cosa è stata ben accolta nello spogliatoio rossonero (che ha salutato Paletta), già abbastanza carico per una sfida che potrebbe regalare agli uomini di Gattuso il quarto successo di fila dall'inizio del 2018. L'euforia sembra aver contagiato tutti, e ovviamente adesso che tutto (o quasi) gira per il verso giusto è tempo di regolamento di conti, perché viene facile il confronto fra il Milan di due mesi fa e quello di oggi. Con Vincenzo Montella chiaramente nel mirino. «La Lazio è una grande squadra, un test importante per noi - spiega Giacomo Bonaventura -. Ci manca la continuità di risultati Spesso non l'abbiamo avuta. Ma con Gattuso abbiamo dei carichi di lavoro superiori rispetto a prima, la domenica rispecchiamo l'intensità espressa in settimana. Vero, non basta solo questa per vincere, ma a livello atletico abbiamo raggiunto una buona condizione». Non è solo superJack a togliersi i sassolini dalle scarpe. A rincarare la dose ci pensa il turco Calhanoglu: «Da quando c'è Gattuso sono più motivato e sto tornando quello di prima».

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