Rinascita Milan con Gattuso, dall'esordio choc all'Europa

Il tecnico ha rilanciato la squadra, donandole carattere e gioco e rilanciando gli uomini-chiave

Gennaro Gattuso (Ansa)

Gennaro Gattuso (Ansa)

Milano, 20 febbraio 2018 - Tre dicembre 2017: Brignoli suona il de profundis sul Milan alla prima di Gattuso, Perisic se la ride indicando verso la tribuna il risultato dei cugini (2-2) e poi le suona con una tripletta al Chievo nel 5-0. L’Inter vola, è seconda a +18 da un Milan inerme.

Dieci turni e 79 giorni dopo, il mondo è sotto-sopra. Il Milan insidia l’Inter ad appena 7 punti (ne ha quindi rosicchiati 11) e mira alla Champions con due scontri diretti - Roma e derby - all’orizzonte. «Sognare di arrivare in fondo – sostiene Bonucci a Radio105 – non ci costa nulla, le carte per giocarcela fino alle varie finali le abbiamo. Sono convinto che possiamo dire la nostra». La ritrovata solidità della difesa è il segreto di Pulcinella del Milan di Gattuso: tre partite in sette giorni senza prendere nemmeno un gol non capitava da dieci lunghi anni (periodo dal 27 gennaio al 3 febbraio 2008), la più semplice delle ricette anti-crisi. «Nei momenti di crisi – sottolinea Bonucci – bisogna aiutarsi uno con l’altro: ci abbiamo messo un po’ di tempo a conoscerci». Il gruppo ha già scelto: avanti con Gattuso. «Il mister – ribadisce il capitano rossonero – è stato fondamentale, ci ha dato autostima e sicurezze. È il primo ad allenarsi a Milanello. Impressiona per quanta carica trasmette, credo di non aver mai visto nulla di simile in nessun altro allenatore».

L’ad Marco Fassone e l’Executive Director David Han Li intanto sono volati ieri a Londra per una serie di incontri già programmati da tempo in ottica rifinanziamento. Il tempo stringe, c’è poco più di un mese prima che la Uefa si proclami sul Settlement Agreement e arrivare con una soluzione concreta all’annosa questione relativa al prestito di Elliott potrebbe portare ad una pena meno severa. Tuttavia la scadenza più impellente resta quella del 26 febbraio: entro quella data Yonghong Li dovrà versare circa 10 milioni di euro come ultima tranche dell’aumento di capitale (60 milioni complessivi). Un’altra prova del nove per dimostrare di poter garantire liquidità al club e di non aver perso nel corso dei mesi l’appoggio degli istituti di credito

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