Conti e campo, il Milan da un flop all'altro

La decisione è ormai scontata: la scoietà rossonera a febbraio andrà al Settlement Agreement

Yonghong Li

Yonghong Li

Milano, 8 dicembre 2017 - La decisione è ormai scontata: il Milan a febbraio andrà al Settlement Agreement. Lo ammette anche Fassone: «L’Uefa ci ha fatto richieste che sono impossibili da accontentare, non solo per noi ma per qualsiasi club». La Uefa infatti avrebbe chiesto un deposito di 165 milioni come garanzia delle perdite stimate nel prossimo triennio, denaro che Yonghong Li non ha a disposizione. «Noi abbiamo fornito all’Uefa - aggiunge l’ad - una documentazione molto completa. Il Milan ha dimostrato grande disponibilità e accetterà qualsiasi decisione. Nella peggiore delle ipotesi, andremo a discutere un altro agreement, non c’è nessun funerale anticipato».

Visti i precedenti una sanzione amministrativa è praticamente scontata: ci sarà una parte fissa e una variabile, legata al raggiungimento degli obiettivi dati dalla Uefa. Da capire l’ammontare (l’Inter fu sanzionata per 14 milioni + 6) e chi dovrà pagare la multa: il Milan infatti vorrebbe dividere la somma con Fininvest.

L’altro paletto che pare scontato è quello sulla possibilità di iscrivere meno giocatori nella lista Uefa: una riduzione di 3/4 unità che, come ha dimostrato l’Inter 12 mesi fa con una imbarazzante eliminazione dalla Europa League, porta a problemi nella gestione delle rotazioni per la doppia competizione.

Quello che assolutamente il Milan vorrebbe evitare è avere una sessione di mercato bloccata. I risultati dimostrano che qualcosa va cambiato ma soprattutto, in caso di cessione di un big come ad esempio Donnarumma, vanno trovati sostituti all’altezza: non poter agire in entrata sarebbe una condanna.

E’ da escludere invece il bando dalle competizioni Uefa. Estrema ratio per club che non rispettano i dettami e le regole imposte dal Board o che non pagano gli stipendi ai giocatori. Al Milan questo scenario appare scongiurato, l’Europa però bisognerà conquistarla sul campo.

Per evitare un grave danno d’immagine su questa fuga di notizie - una decisione già presa senza nemmeno riunirsi - la Uefa ha emesso un comunicato: “Le indiscrezioni apparse sui media in merito ad un potenziale rifiuto sono infondate. La commissione per il controllo finanziario dei club si riunirà venerdì per discutere la richiesta di voluntary agreement e la decisione è attesa per la settimana prossima. Ad oggi non ha ancora preso una posizione definitiva sul dossier presentato dalla società”.

 

 

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