Al via l'iter per il nuovo stadio Milan al Portello: sarà innovativo e aperto alla città

L'obiettivo è inaugurare la struttura per la stagione 2018/19. Il Milan punta a realizzare, con la collaborazione del Politecnico di Milano, un impianto con all'interno "un albergo, un liceo ad indirizzo sportivo, ristoranti, parchi giochi per bambini, percorsi immersi nel verde realizzati sulla sommità dell'edificio, spazi espositivi per giovani artisti e altri servizi utili alla cittadinanza

Barbara Berlusconi (Ansa)

Barbara Berlusconi (Ansa)

Milano, 31 gennaio 2015 - Il Milan "viaggia" verso il nuovo stadio, con l'obiettivo di averlo per il 2018/19. La società rossonera, infatti, ha reso noto di aver "presentato la manifestazione di interesse per il bando che Fondazione Fiera Milano ha indetto per la riqualificazione dei propri padiglioni 1 e 2 in zona Portello. Pertanto - scrive il club - inizia oggi un percorso di valutazioni e discussioni con le parti interessate che il Milan si augura possa portare alla realizzazione di uno degli stadi più innovativi al mondo, aperto alla città ed estremamente funzionale".  Il Portello, a due passi dalla nuova sede, "è certamente la zona di maggiore interesse per il club, ma non si escludono anche altre aree che sono attualmente alla studio".

Il Milan punta a realizzare, con la collaborazione del Politecnico di Milano, un impianto con all'interno "un albergo, un liceo ad indirizzo sportivo, ristoranti, parchi giochi per bambini, percorsi immersi nel verde realizzati sulla sommità dell'edificio, spazi espositivi per giovani artisti e altri servizi utili alla cittadinanza".  Studiati "più di 70 stadi in tutto il mondo (di cui molti non calcistici)", il Milan "ha trasferito la sintesi del proprio lavoro ai progettisti di Arup, leader mondiale nel settore dell' ingegneria e della progettazione. Ha realizzato, tra gli altri, lo stadio del Bayern Monaco e il nuovo stadio di Pechino".

L'obiettivo dichiarato è di offrire ai 48mila spettatori "un'esperienza emozionale rivolta in particolare alle famiglie, tutto con il massimo dei servizi, del comfort e della sicurezza". Il progetto si ispira, come filosofia, al modello inglese di stadio urbano raggiungibile con i mezzi pubblici e responsabilizzazione dei tifosi e dei loro comportamenti. L'idea prevede un basso impatto paesaggistico. Non supererà da terra i 30 metri (San Siro è alto più di 60 metri) perché sarà realizzato scavando per una profondità di 10 metri. Riprodurrà le linee architettoniche tipiche di Milano con portici, strutture leggere e trasparenti. Grazie alle nuove tecnologie, ai materiali fonoassorbenti e alla copertura mobile saranno azzerati i rumori che verranno percepiti all'esterno. E all'interno dell'edificio, nella sua parte superiore, sono previsti percorsi immersi nel verde aperti ai cittadini durante tutto l'anno.  Sul versante sicurezza, si punterà alla responsabilizzazione del tifoso: "Meno tornelli all'ingresso e meno barriere tra pubblico e giocatori, ma tolleranza zero per chi tiene comportamenti irrispettosi fuori e dentro l'edificio". 

Per la realizzazione dello stadio, si calcola che saranno creati circa 1.000 posti di lavoro e circa 500 saranno le persone assunte una volta ultimato il progetto. Il Milan ha dichiarato di avere già raccolto la disponibilità di diverse aziende per entrare in partnership nel progetto. La società ha smentito qualsiasi voce di speculazione edilizia, sottolineando che "il progetto non prevede strutture residenziali. "Il Club di via Aldo Rossi - conclude la nota della società - grazie al decisivo sostegno del Comune di Milano e in vista della finale di Champions League, prosegue comunque nel suo impegno per il miglioramento di San Siro: sono previsti ristoranti, un nuovo store, un nuovo museo, nuovi sky lounge, il rifacimento dei servizi igienici, nuovi e più confortevoli seggiolini per assistere alla partita, sale hospitality al primo anello arancio e la realizzazione di nuovi posti a bordo campo dove seguire la partita a contatto con i giocatori".

 

LE ALTRE PROPOSTE -  Nel dettaglio, oltre a quella messa a punto dal Milan, le altre principali manifestazioni di interesse propongono la creazione di un Community HUB, per attività sportive outdoor e indoor tutto l'anno; ristorazione; albergo; attività culturali e ricreative; centro benessere-termale; clinica medico-sportiva, secondo la proposta di ATI tra CILE -Arcotecnica e PKF; Prelios invece 'punta' su un Polo con attività, tecnologie e innovazione, con visione più sociale e attiva rispetto a mall focalizzati sul commerciale: musicale-creativo, sanitario-preventivo, hotel, bike activities, store innovativi; Vitali ha proposto attività ricettive con Hotel e attività di Food articolate per diversi target; Servizi per il tempo libero (sport e creativi) e produzione di beni e servizi per la persona; Spazi commerciali di limitata entità.