Montolivo, col Milan di Mihajlovic non c'è feeling ed è pronto a far fagotto

Allegri potrebbe spalancargli le braccia alla Juventus. Riccardo è diventato rincalzo di Poli, a sua volta alternativa di De Jong di Luca Talotta

Milan: stagione finita per Montolivo

Milan: stagione finita per Montolivo

Milano, 27 agosto 2015 - Il ritornello che Adriano Galliani ha gentilmente preso in prestito da Antonello Venditti è diventato ormai un mantra. L’ad del Milan lo usa e ne abusa a proprio piacimento, ma è come il Pinot Chardonnay Cinzano, per pochi ma non per tutti: «Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano». E se questo filosofico ritornello è il vestito perfetto per narrare dei rientri in maglia rossonera di Shevchenko, Kakà e Balotelli (i primi due andati maluccio, il terzo sotto esame), non altrettanto si può dire del capitano (o ex?) del Milan Riccardo Montolivo, che da bandiera incontrastata è finito per essere giocatore relegato tra le ultime scelte di centrocampo di Sinisa Mihajlovic.

Il fondo l’ex centrocampista della Fiorentina l’ha toccato nella gara contro la sua ex squadra, quando il tecnico serbo ha deciso di rimescolare le carte in mediana mandando in campo il già sicuro partente Nocerino. Segnale chiaro, inequivocabile: Riccardo Montolivo non serve. E lui lì, in panchina, a rimirar la sua squadra perdere nel fortino viola costruito da Paulo Sousa. Le cose cambiano, sono in continua evoluzione. Il ritorno di Mario Balotelli al Milan ha mostrato ancora una volta che, in fase di calciomercato, tutto può succedere. Anche vedere il capitano del Milan lasciare la fascia a qualcun altro, far su bagagli e dire addio ai colori rossoneri. Destinazione? Ecco, qui nascono i problemi.

Ad oggi Montolivo al Milan è la riserva di Poli, che a sua volta è l’alternativa a De Jong. Massimiliano Allegri lo conosce bene, se arriva un’offerta parte, è chiaro. E pensare che gli agenti avevano trovato un favorevole consenso della Juventus, ma la freddezza del Milan ha bloccato ogni mossa, nonostante un contratto in scadenza a giugno 2016. La paura di un Pirlo- bis è tanta, la strategia in via Aldo Rossi è quella di aspettare eventuali altre richieste e poi valutare. Ma, si sa, in questi casi conta molto la volontà del calciatore. E se Montolivo decide che vuole andare alla Juventus, alla fine, ci va. Punto. «Per me sarà un anno importante, sono motivato e ho voglia di mostrare il mio valore», aveva detto alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, in una conferenza stampa a tre con Mihajlovic, De Jong e Montolivo. Ovvero, come da richiesta dello stesso tecnico, capitano e vice capitano. Già, ma l’imbarazzo era lampante: scusi mister, chi è il capitano? Una domanda alla quale Mihajlovic ha risposto sul campo: due partite ufficiali, due presenze da titolare per De Jong e zero minuti giocati per Montolivo. Le valigie sono pronte: l’ex viola non è più titolare indiscusso, Juventus e Roma restano alla finestra; fonti ufficiali e vicine allo stesso Riccardo Montolivo sostengono che il giocatore non si muoverà dal capoluogo meneghino, in quanto il Milan non vuole privarsene. Al momento, quindi, l’ex viola potrebbe anche restare in rossonero, ma la strada verso una maglia da titolare resta davvero in salita. E nel calciomercato, in fin dei conti, può succedere davvero di tutto.

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